È stata una prova di maturità quella sostenuta nel secondo turno preliminare dal Milan. Gli 11 ragazzi in campo, con età media poco oltre i 23 anni, sono partiti orfani di Ibrahimovic e Rebic.
Il Bodø è partito forte e i ragazzi hanno fatto fatica a inquadrare gli avversari che, poco oltre il decimo, sono passati in vantaggio. Calabria alto, Kessie a coprire saltato come fosse tornato ieri dalle vacanze e palla in centro bassa da Junker che ha bruciato Gabbia. L’azione ha evidenziato con Frank sia ancora alla ricerca di una condizione accettabile che può trovare solo con i minuti nelle gambe, mentre Gabbia deve crescere, ma deve farlo in fretta.
Il pareggio per fortuna arriva immediatamente, senza dare la possibilità agli avversari di crederci. Calhanoglu stoppa al limite saltando tre difensori e scaglia un comodino sotto la traversa. Non bastasse, il turco, dopo un bello scambio Saelamaekers/Hernandez sulla sinistra, sfiora di tacco un assist al bacio per Colombo che segna alla prima da titolare con “i grandi”.
La ripresa inizia sulla falsariga della fine del primo tempo. Calhanoglu segna con un tiro al volo su schema da calcio d’angolo. Il turco disegna trame importanti per tutti i compagni. I norvegesi però tornano in partita causa un contrasto “molle” di Bennacer che consente a Hauge, uno dei migliori tra gli avversari, di accorciare. Da quel momento la fisicità fa la differenza con il Bodø che ci mette sotto. Hernandez e Saelamaekers hanno la palla per chiuderla ma non ci riescono. Così Donnarumma salva la porta e, soprattutto, i norvegesi sbagliano il pareggio all’ultimo secondo.
Ora ultimo passo per entrare in Europa League ma prima la trasferta, scomoda, a Crotone. Senza Ibra, positivo al COVID, viene a galla il problema di un suo vice. Perché allora non Llorente? Stessa fisicità, nessun problema a fare anche panchina, e possibilità di non stravolgere il sistema di gioco.