Non si può fare arbitrare una partita di questo livello a un inetto come il turco Cakir. Non è all’altezza e non è la prima volta. Inoltre il Var non lo ha aiutato. Il secondo giallo a Kessie è eccessivo. A riprova un fallo analogo, un pestone, all’80º minuto dell’Atletico non r è stato neppure sanzionato. Poi, per completare la festa, ha concesso a due minuti dal termine un rigore per un fallo di mano di Kalulu su un contrasto con Lemar che tocca anch’egli la palla con la mano (forse anche prima di Kalulu). Una vergogna.
Poi possiamo parlare di Kessie. Un uomo che pretende oltre 8 milioni di ingaggio non può compiere una cazzata così colossale. Il secondo giallo è eccessivo ma lui, già ammonito, non deve fare un’entrata inutile a centrocampo. Quanto ci è costata la sconfitta in casa con l’Atletico? Ecco, lo metta in conto.
Sino a quel momento il Milan aveva dominato, aveva messo il vestito buono. Quello serale della Champions. Pioli orfano delle punte virtualmente titolari ha riproposto Rebic punta con Diaz, Leao e Saelemaekers dietro di lui. A centrocampo Bennacer e Kessie per far rifiatare Tonali.
I ragazzi hanno iniziato a buon ritmo e il pressing intimidatorio dei primi minuti è diventato sicurezza nelle giocate con il passare del tempo. Sono arrivate le prime occasioni. Clamorosa quella sui piedi di Rebic lanciato a rete da Diaz e fermato da una deviazione di Oblak. Al 20º Diaz, uno dei migliori in campo grazie ai suoi strappi, danza sulla palla in area e la serve a Leao che mette in buca d’angolo. Vantaggio più che meritato. Il Milan resta in 10 e la partita cambia ma prima su lancio di Maignan, Leao stoppa e in rovesciata prende la traversa interna. Palla che rimbalza in campo e gioco fermato per fuorigioco inesistente.
Nella ripresa il Milan si abbassa. Lascia in avanti il solo Giraud, non in grado di stare in campo, e mette otto uomini davanti al portiere. Gli spagnoli, che hanno cambi che sarebbero titolari in molte squadre, creano occasioni. Il gol del pareggio arriva dai piedi di Griezmann, purtroppo con difesa piazzata. Kalulu viene anticipato e Romagnoli dorme facendosi passare davanti dal francese. Poi l’epilogo con l’invenzione del rigore.
Usciamo con zero punti, una sconfitta immeritata ma che resterà nel tabellone. Ora possiamo concentrarci sul campionato perché domenica si va a Bergamo per il vero obiettivo dell’anno.