Il Milan aveva giocato mercoledì contro il Liverpool mentre la Juve il giorno prima con il Malmoe. I bianconeri avevano La Rosa al completo mentre noi senza alcuni tra i giocatori più importanti, le punte e Calabria. Ecco, le scuse sono finite.
Di fatto Allegri ha preparato la preparato la partita meglio di Pioli. Il centrocampo juventino funziona meglio del nostro con Tonali e Kessie in un misto tra confusione e sottomissione fisica. Pioli, vista l’indisponibilità di Calabria, decide di schierare Tomori largo a destra. Ha già fatto quel ruolo, ci può stare. Quello che non mi è stato chiaro è come mai in fase offensiva si sia deciso di metterci a tre facendo salire Hernandez. Di fatto la Juve si preoccupa solo della fascia del francese.
Diaz è l’unico che riesce a fare qualcosa di buono ma davanti troppo spesso si sbaglia. La Juve passa in vantaggio al terzo minuto. Su corner a favore la palla esce e Hernandez sbaglia il colpo di testa. Kjaer da ultimo uomo interviene in scivolata su Dybala facendosi anticipare. Passaggi per Morata in campo aperto che tiene dietro Hernandez e dopo 35 metri palla al piede brucia Magnan.
La partita si mette sui binari preferiti da Allegri. Da quel momento la Juve può attendere e ripartire. E lo fa bene. Porta io Milan dove vuole. L’infortunio di Kjaer riporta il Milan con due terzini di ruolo, dentro Kalulu che, come lo scorso anno, non mi è dispiaciuto. I cross in mezzo e i lanci lunghi non funzionano contro Chiellini e Bonucci. Palla a terra il Milan si infila nell’ambito centrale dove sette bianconeri difendono cortissimi. Nei primi 45 minuti le uniche occasioni, due, sono per i bianconeri. Magnan si fa trovare pronto.
Nella ripresa la partita diventa più equilibrata ma, di fatto la solfa non cambia. Pioli toglie Kessie e Saelemaekers per Florenzi e Bennacer. Il match diventa più nervoso. Dybala fa fallo su Tonali e lo insulta perché il Milan non ha fermato il gioco per Morata a terra a un metro dalla riga di fondo (poi anche in piede). Prende inspiegabilmente il giallo anche Tonali! Poi Bonucci può, al solito, dire quello che vuole e Chiellini pare fatto di gesso. Ma questo non è una novità né determinano il gioco. Solamente rendono meno bello il gioco del calcio, così come quando lo fanno giocatori di altre squadre ci mancherebbe!
Il Milan non pare in grado di cambiare l’inerzia né di creare occasioni. Poi, al 76, Rebic segna di testa su corner. La partita cambia inerzia e il Milan diventa più pericoloso. Kalulu è uno stantuffo sulla fascia destra. La prima volta non viene servito sul secondo palo da Rebic, poi ha la palla del vantaggio ma il tanto criticato Szczesny fa la parata della vita togliendo la palla da sotto la traversa. Sarebbe stato il gol partita e, onestamente troppo.
Il Milan ha pagato le assenze e un turno infrasettimanale pesante. Il punto e la prestazione, sofferta nei primi 45 minuti e più convincente nella ripresa, sono la conferma che la strada è quella giusta.
Ora speriamo di recuperare Giroud e Ibra ma anche che, dovesse essere assente Calabria, Pioli faccia giocare Kalulu a destra.