Le riserve sono riserve e così anche la gita in Lussemburgo non è risultata la passeggiata auspicata. Gattuso mette in campo tante seconde linee che però, a paragone degli undici del Dudelange, dovrebbero essere dei fenomeni.
Nel primo tempo gli uomini di Toppmöller vanno a 100 all’ora e difendono ordinatamente. Per contro il Milan fa possesso palla ma questa gira troppo lentamente e le occasioni so contano con il lumicino. Il centrocampo, Mauri, Bakayoko e Bertolacci è spesso lento tanto nelle idee quanto nell’esecuzione. Diminuendo i metri verso la porta avversaria aumenta proporzionalmente la determinazione degli avversari che, anche se con un po’ di frenesia, difendono con il coltello tra i denti.
Nella ripresa viene a galla la maggiore tecnica e Higuain porta in vantaggio i rossoneri al secondo tentativo. Nella prima occasione il portiere Frising compie un miracolo mentre è un po’ goffo sul tiro del Pipita deviato dal difensore. Sul vantaggio gli spazi aumentano così come le occasioni. Frising fa ancora alcune belle parate, un palo nega la gioia del gol a Borini e in un paio di occasioni le braccia dei difensori fermano tiri verso lo specchio. In Europa non c’è la Var, paleolitico!
Note positive della serata Reina, che da una grande sicurezza e si fa sentire, Caldara vicino a Romagnoli, con il beneficio della pochezza dell’attacco del Dudelange, e Laxalt che a sinistra è efficace. L’ex Genoa ha fatto bene entrambi le fasi mettendo in centro qualche palla interessante, come quella per Higuain che ha chiamato al miracolo Frising. Mauri e Bertolacci difficilmente vedremo in campo nuovamente insieme almeno sino alla prossima partita in Europa League. Bakayoko è stato autore di qualche bella giocata risultano però poco lucido ed efficace nel momento clou.
A proposito di palle messe al centro bisognerebbe fare degli esami per gli esterni. Per giocare devono fare 9 cross giusti su 10 palloni calciati in corsa, altrimenti panchina. Abate non ne fa un giusta, Borini neppure e Castillejo ne avrebbe potute mettere 20 invece si è limitato a tre palle pericolose. Stesso discorso per i calci da fermo. Sbagliati concettualmente i corner, come ha fatto notare Marocchi, con rossoneri troppo vicini al portiere e palle calciate malamente.
Domenica arriva l’Atalanta, che viene da due sconfitte consecutive. Bisognerà giocare con ritmi elevati senza sbagliare approccio per evitare di fare la fine dello scorso anno.