Le trasferte come quelle di Crotone per il Milan delle scorse stagioni presentavano parecchie insidie. Forse, per la pessima abitudine di lasciare per strada tanti punti con le piccole, la prestazione di questa sera potrebbe addirittura esaltare. Di fatto il Milan ha giocato da “grande della Serie A” raccogliendo i tre punti come tutte le prime della classe.
La partita è stata condizionata dal rigore su Cutrone, titolare nell’undici iniziale di Montella, al quinto minuto. Tiro perfetto di Kessie e vantaggio anche numerico per l’espulsione di Ceccherini arrivato dopo consultazione della Var.
A differenza delle scorse stagioni il Milan ha continuato a giocare come se la partita fosse pari e così Cutrone ha raddoppiato al minuto 18 su cross di Suso e lo spagnolo stesso ha chiuso la partita con il terzo gol grazie a un tiro su passaggio di Cutrone che ha reso il favore. In 24 minuti i rossoneri hanno chiuso i conti ma poi, seppur rallentando, non hanno mai avuto distrazioni o tentennamenti. Certo, nella ripresa i ritmi sono stati più lenti, ma anche André Silva, ad esempio, ha provato a mettere la propria firma nell’elenco marcatori.
Il divario tra le due squadre è parso evidente ma la partita certamente è stata condizionata dall’avvio shock per il Crotone. 76% di possesso palla (80% nel primo tempo), 18 tiri a 6 sono numeri che non lasciano dubbi.
Inutile parlare di singoli a parte Patrick Cutrone. Il centroavanti classe 1998 cresciuto nel vivaio ha procurato il rigore del vantaggio, segnato quello del raddoppio e propiziato il terzo. Una prestazione da incorniciare che è solo l’ultima di una lunga serie. Domani Kalinic sosterrà le visite mediche, ben venga il gigante croato ma speriamo che Montella riesca a far giocare anche il giovane lombardo.
Uno degli aspetti positivi è stata certamente la propositività da parte di tutti. La squadra si è aiutata e molti si sono riproposti in fase offensiva. Insomma un avvio convincente che conferma quanto di buono visto nel precampionato