A QUANTO PARE, il fair play comincia a diventare contagioso. E arriveremo un giorno a non dover più sottolineare come una ‘notizia’ il comportamento corretto dei calciatori. Per ora, l’esempio continua ad arrivare dal basso, ed è giusto sottolinearlo almeno quanto è giusto stigmatizzare le risse tra genitori sui gradoni delle partite giovanili.

Stavolta la notizia data da Antonio Montefusco sulle colonne del Carlino di Bologna è di quelle positive. Perché Daniele Martelli, 14 anni, attaccante della società La Giovanile BubanoMordano, dalle parti di Imola, ha fatto una cosa che in teoria non dovrebbe neanche stupire, come giustamente sottolineano i genitori e lui stesso. L’arbitro gli aveva assegnato un rigore ingiusto, e lui ha detto al fischietto: “No, sono scivolato, il rigore non c’era“. La sua squadra, ultima in classifica nel campionato Giovanissimi, era sotto 2-0 nella partita contro il La Pianta, eppure Martelli non ha avuto dubbi: “Ho agito senza pensarci troppo, l’ho ritenuta una cosa normale anche se stavamo perdendo e quel rigore poteva aiutarci”. Applauso di tutto lo stadio, anche quando, nel secondo tempo, Martelli ha comunque segnato il gol del 2-1 che ha chiuso il match. Per far capire quanto contino le famiglie in certi casi, è giusto sottolineare che il padre Matteo era sugli spalti, ma al ritorno a casa né lui, né il figlio hanno sentito la necessità di spiegare a mamma Cristina che cosa era successo: “Domenica sera nella chat della società tutti quanti si complimentavano con me. Io non ne capivo proprio il motivo. Mio figlio è un ragazzo come tanti, e questi gesti di lealtà dovrebbero essere la normalità su un campo di gara», ha raccontato poi la mamma. Belle anche le parole dell’allenatore, Emanuele Massarenti: «Quando siamo entrati negli spogliatoi per l’intervallo ho chiesto ai ragazzi di fermarsi un attimo perché avevano assistito ad una scena che doveva rimanere impressa per sempre nella loro mente. A Daniele ho detto che ero onorato di aver contribuito con i miei insegnamenti alla sua scelta. Ho aggiunto pure che sarebbe stato ripagato per questa cosa».

E questo è il punto. Martelli poi ha segnato, se vogliamo considerare il gol ‘onesto’ come un premio. Qualche mese prima, sempre nel Bolognese, a Pianoro durante un torneo di calcio giovanile un dodicenne dell’Ozzanese, Daniele Bernardi, sullo zero a zero aveva fermato l’arbitro che aveva appena concesso un rigore per un fallo di mano di un giocatore del Cagliari. Solo che la palla era uscita prima del fallo, e l’arbitro non se n’era accorto. Bernardi e i suoi compagni hanno spiegato la cosa al fischietto, che ha cancellato il rigore ingiusto. La partita finì uno a zero per l’Ozzanese.

Indovinate chi segnò il gol della vittoria.