L’Italia è campione del mondo, viva l’Italia. Ma passata la sbornia delle legittime esultanze personali e collettive, reso il giusto omaggio sportivo ai ragazzi che guidati da Fefè De Giorgi hanno realizzato un’impresa destinata a rimanere nella storia del nostro sport, che cosa resta come ‘lezione’ da questa vittoria sul campo?

Io credo che le parole giuste le abbia spese ancora una volta lo stesso ct, a fine partita. Dimostrando che la calma da santone, l’atteggiamento zen con cui ha attraversato tutte le onde tempestose di un mare molto agitato (perché per vincere gli azzurri hanno battuto i campioni del mondo e d’Olimpia in carica, mica pizza e fichi), non era una posa apparente, ma uno stato interiore reale. Io non so dove Fefè, che conosco da anni e vi assicuro che è molto più esuberante e frizzante, quasi vulcanico, abbia trovato questa tranquillità. Gliela invidio, per quanto può valere.

Ma soprattutto, da padre di un adolescente, gli invidio la capacità che ha avuto di sintonizzarsi con i suoi giovani adepti. Come un maestro Jedi, Fefè ha saputo indicare la via della forza ad un gruppo che l’anno scorso aveva vinto l’Europeo a sorpresa, ma evidentemente non per caso.

Ora si sprecano i paragoni. E’ normale: ogni volta che ci troviamo di fronte a qualcosa di nuovo, possiamo valutare soltanto facendo il confronto con quello che già conosciamo.

E invece proprio Fefè in una intervista nel dopopartita ha detto la cosa che ci dovrebbe guidare nei prossimi tempi, aiutandoci a fare un salto di qualità culturale: “No, i paragoni con i Fenomeni non hanno senso, sono tempi diversi e ragazzi diversi. Ma sono molto orgoglioso di loro perché stanno continuando a crescere“.

Ecco, se loro stanno crescendo, possiamo provare a crescere anche noi. Evitando di fare l’errore che abbiamo fatto con i Fenomeni, quando pensavamo che vincere le Olimpiadi fosse quasi un atto dovuto. Vincere ‘per forza’ è un concetto che nello sport non esiste, e chi si presta a questo gioco di solito finisce per farsi schiacciare dal peso del pronostico. Lo sappiamo bene per come sono andate le Olimpiadi del ’92 e del ’96, lo sa la Polonia per come è andata ieri sera.

Alle Olimpiadi penseremo quando sarà il momento, intanto diciamo solo un grazie immenso a questi ragazzi.