VEDI I VIDEO “Ciascuno nella propria carne” , “Il primo dormiente” “Visione“, “L’era dell’imperdono” , “Il dormente” di Carlo Betocchi , “Redivivo in Firenze” di Carlo Betocchi letta dal poeta, con Giorgio Albertazzi (1977)

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Firenze, 21 novembre 2020 – Annunciando l’imminente uscita – in collaborazione con il bravissimo incisore materano Pietro Paolo Tarasco – del volume Soglie praghesi, nelle raffinate edizioni di Paolo Andrea Mettel.

Eugenio De Signoribus, nato a Cupra Marittima nel 1947, è un poeta italiano tra i più apprezzati ed internazionalmente noti della sua generazione. Fin dagli inizi la sua produzione poetica è stata affiancata da un’intensa e storiograficamente significativa attività di letterato interessato alla vita delle riviste, ai progetti editoriali in una chiave culturale allargata e al confronto delle idee.

Redattore dapprima della rivista “Marka” (il titolo intendeva alludere anche alla territorialità regionale da cui l’intervento prendeva le mosse, e cioè le amate Marche dove tuttora De Signoribus vive e opera), ha diretto dal 1992 al 1996 “Hortus. Rivista di arte e poesia” e ha fondato nel 1998 “Istmi”, che cura in collaborazione con Enrico Capodaglio e Feliciano Paoli. Dal 1997, inoltre, è stato direttore letterario dei “Quaderni della Luna”, periodico di letteratura e arte incisoria fondato con l’artista fermano Sandro Pazzi.

Le sue raccolte principali, che come data di pubblicazione spaziano dal 1986 a oggi, sono Case perdute (Marka 1986, tre anni dopo in nuova edizione per Il Lavoro editoriale), Altre educazioni (Crocetti, 1991), Istmi e chiuse (Marsilio, 1996), Principio del giorno (Garzanti, come poi tutte le successive raccolte, 2000), Ronda dei conversi (2005), Poesie (1976-2007) (2008) e Trinità dell’esodo (2011). Tra i suoi percorsi tra poesia e prosa ricordiamo inoltre, edito di recente da Manni, il riassuntivo Stazioni 1994-2017 (2018).

Varie le collaborazioni editoriali di De Signoribus con pittori e incisori, con cartelle e libri d’arte, tra cui, con Pietro Paolo Tarasco, l’odierno Soglie praghesi. Numerosi i riconoscimenti che gli sono stati tributati nel corso degli anni: dal Premio Montale al Premio Lerici-Pea, dal Campana e il Carducci al Dessì e il Viareggio, fino, un anno fa, al Premio Betocchi.

Marco Marchi

Ciascuno nella propria carne

Ciascuno nella propria carne
sente la prova che ha

e in quell’agone incontra
il sé umiliato o estraneo

e cerca un tessuto vivente
e spinge il sangue comune

malgrado il grido impotente
che nel fondo si svela…

e lì possiamo sentire
che sotto la spessa tela

c’è la speranza offerente
nel turbato alfabeto

un suono occultato
una sillaba ignota

Eugenio De Signoribus

(da Trinità dell’esodo, Garzanti 2011)

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