VEDI I VIDEO Interview Gaspara Stampa (con lettura di versi da “Amor m’ha fatto tal ch’io vivo in foco” e “Se poteste, signor, con l’occhio interno”) , Un altro sonetto , Un sonetto cantatoGaspara Stampa secondo Rilke e Paul Pilkington

Firenze, 19 giugno 2018

Voi, ch’ascoltate in queste meste rime

Voi, ch’ascoltate in queste meste rime,
in questi mesti, in questi oscuri accenti
il suon degli amorosi miei lamenti
e de le pene mie tra l’altre prime,

ove fia chi valor apprezzi e stime,
gloria, non che perdon, de’ miei lamenti
spero trovar fra le ben nate genti,
poi che la lor cagione è sì sublime.

E spero ancor che debba dir qualcuna:
– Felicissima lei, da che sostenne
per sì chiara cagion danno sì chiaro!

Deh, perché tant’amor, tanta fortuna
per sì nobil signor a me non venne,
ch’anch’io n’andrei con tanta donna a paro?


Gaspara Stampa 

(da Rime, 1554)