Il grande e il piccolo, che magari ci porta a casa un continente del gusto. L’Hub Internazionale di Identità Golose in via Romagnosi 3 festeggia la prima settimana di apertura e ci andremo presto. Il piccolo, che piccolo non è, arriva con un imprenditore catanese, Andrea Graziano e la sua catena Fud Bottega Sicula, a Catania (anche Food Off), Palermo e Milano. Arte, design, il fudish anglosiciliano, selezione di materia prima e formazione, centinaia di persone coinvolte nel progetto. A Milano con i palermitani Vittorio e Saverio Borgia di Bioesserì in Brera.

Ho conosciuto Andrea a Straordinario, evento siciliano dell’anno in Etna, lo ritrovo in via Casale 8, ai Navigli. Concept strepitoso, perché la selezione dei prodotti con la sua confezione, i colori del packacing, le bottiglie, arreda un locale con i mattoni a vista, il banco di formaggi e salumi anche in vendita (come tutto), la cucina dove viene preparato lo street food. Buonissimo. I produttori che sono amici suoi.

Carni da tre macellerie storiche, manzo, bufalo, cavallo e asino. I formaggi. Giacomo Gatì di Campobello di Licata con il suo caglio naturale di capra girgentana, il suo strepitoso Palbec con aglio e pepe nero (Azienda Montalbo), il Fiore Sicano a pasta vaccina di Salvatore Passalacqua, Il Piacentino Ennese Dop di Pietro Di Venti, Il Ragusano affinato dalla bottega Dipasquale, la Provola al limone verdello di Sandra Invidiata a Collesano (Presidio Slow Food delle Madonie e dei Nebrodi), latte di vacche di razza bruna e meticce allo stato brado. Mozzarella e bufala di Bubalus. Il clamoroso prosciutto dei Nebrodi di Agostino Ninone Sebastiano e della moglie Luisa, suini neri per cinque maiali a ettaro ma stalla e formaggi. Allevato 24 mesi, stagionato 24 mesi.

Pazzesco come la fellata, il suo salame a coltello. La salsiccia affumicata in legno è di Iblasus, la coppa di suino nero acora di Sebastiano, a mortadella d’asino. Le mandorle di Barrafranca salate, caramellate al rosmarino e fritte secondo una ricetta di Andrea, ispirata dalle Marcona spagnole. I capperi di Salina. Per ognuno di oro Graziano ha una storia. “No pistacchi”. Ma questa è un’altra storia. Grandi bottiglie di piccole introvabili cantine. Tutto da gustare e comprare.