Wine sessions da Peck, quasi una jam session alla caccia, in questa nuova stagione, di bollicine italiane e francesi all’Italian Bar & Restaurant di via Cesare Cantù 3 a Milano. Giovedì debutto con Ferrari Trento Doc, in compagnia d Marcello Lunelli, vice presidente ed enologo della casa. Un’occasione per fare un po’ di storia con il fondatore Giulio Ferrari che portò il metodo classico in Trentino, primo in Italia, e le uve Chardonnay sulle Dolomiti Con la novità del Pinot Nero e la mini verticale della Riserva del Fondatore 2006 e 1996. Chardonnay in purezza con il Perlé 2010, 60
mesi sui lieviti, “armonia, eleganza” (con Insalata di storione e zucca al cardamomo).

Il Perlé Rosé Riserva 2011 di Pinot Nero, con sosta di bucce e mosto di 12 ore, “per un’estrazione elegante di colore e tannino” (Passatina di ceci e gamberi). Ferrari Perlé Nero 2009, Pinot Nero in purezza, acidità di bucce, molto interessante (con Ravioli di burrata e polvere di capperi). Il salto è con la Cuvee del Ferrari Perlé Bianco 2007, 8 anni sui lieviti, “note delicate e sapidità, annata
calda sulle Dolomiti” (Filetto di vitello, funghi e patate ratte). La storia della Riserva del Fondatore nasce “da alcune bottiglie ‘nascoste’ da mio zio Mauro Lunelli nel 1972, da uve di Chardonnay speciale, e fatte degustare a sorpresa in famiglia nel 1980, dopo 8 anni sui lieviti”. Si parte dal 2006, l”annata calda di giorno e fredda di notte. Un grandissimo giovane”. Il 1996 si è “finalmente aperta e scopriamo la grandiosità dello Chardonnay di Maso Pianizza, dopo 18 anni sui lieviti. Bosco, tartufo, funghi. Affumicature”. Grappa Segnana per finire (non sembra una grappa).