Lo yogurt dolce piace, fa presa nei consumatori, è goloso come un dessert cremoso, ma a fronte del successo commerciale c’è uno scotto da pagare. Troppo zucchero. Al contrario lo yogurt acido, quello che per decenni è stato una moda imperante in Italia, quello che andava introdotto nella dieta quasi fosse una medicina, e che a qualcuno fa stridere i denti al solo pensiero ancora oggi, piace un pochino meno, ma ha delle proprietà di tutto riguardo.

Lo yogurt naturale senza aggiunte, e lo yogurt greco tradizionale, dovendo fare uno scrutinio meramente scolastico, sono invece promossi senza incertezze. Lo spiega una indagine delle università di Leeds e del Surrey, Regno Unito. Ed ecco che il mondo dei probiotici, e degli integratori, guarda con apprensione agli esiti di questa indagine, che potrebbe modificare gli orientamenti o quantomeno instillare il dubbio che sia necessario rivedere la conta delle calorie. Buona parte dei prodotti in vendita, spiegano i ricercatori che hanno analizzato vari prodotti, contengono zucchero in quantità eccessive, specie gli yogurt biologici e i vasetti per bambini.

La ricognizione basata sull’analisi su un campione di quasi mille confezioni prese nei vani refrigerati dei rivenditori inglesi esce sotto forma di articolo scientifico sulla rivista BMJ Open. Scorrendo i risultati vediamo che gli yogurt biologici contengono in media 13 grammi di zucchero per ogni etto di prodotto, come termine di paragone consideriamo che una zolletta di zucchero equivale a 4 grammi.

Anche gli yogurt per l’infanzia sono eccessivamente zuccherati, affermano i ricercatori. L’Agenzia sanitaria inglese indica nella fascia di età 4-6 anni un consumo di zucchero desiderabile mai superiore a 19 grammi al giorno. La maggior parte degli yogurt commerciali nei frigoriferi della grande distribuzione contiene una media di 10-11 grammi di zuccheri per etto.

Yogurt naturale e yogurt greco sono più generosi come concentrazione proteica (32 per cento di proteine,  praticamente il doppio o il triplo degli altri concorrenti) con meno carboidrati (34 per cento, la concorrenza si colloca al 50 per cento e passa).

Fatto sta, precisa Bernadette Moore, prima firma dello studio, che lo yogurt dolce va per la maggiore, in quanto lo zucchero aggiunto copre il gusto acidulo generato dai fermenti lattici. Gli yogurt biologici sono pieni di proprietà, ricchi di fermenti lattici vivi, ma proprio per questo alla fine risultano più aspri, di qui la tentazione, da parte di alcuni player dell’industria alimentare, di zuccherarli, perché siano graditi al palato di un consumatore da coccolare.

Gli yogurt, si legge ancora nell’articolo, contengono calcio e vitamina B12 ma gli zuccheri aggiunti sminuiscono i profili nutrizionali originali e le ambizioni di questo cavallo di battaglia della nostra dieta, formulato ora per risvegliare il microbiota, ora per sgonfiare la pancia, ora per abbassare il colesterolo. Un prodotto che contiene già in partenza uno zucchero (il lattosio, parente del latte) al quale viene aggiunto altro zucchero, alla fine del ciclo di lavorazione.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute