Richard Horton, direttore di The Lancet, ha osservato che la sindrome da Covid-19 colpisce più pesantemente persone svantaggiate oppure affette da malattie croniche, occorre pertanto rimettere in discussione le politiche economiche,  salute, ambiente, istruzione, ripensando insieme un nuovo modello di convivenza civile. Su queste premesse Motore Sanità organizza nei giorni 25 e 26 marzo la quinta edizione della Winter School, per la prima volta i lavori sono aperti al pubblico e si possono seguire online liberamente.

“La pandemia – rileva Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità – ha messo in luce le fragilità del sistema. Nella due giorni di lavori alcuni tra i più importanti stakeholder della sanità si confronteranno nella speranza di individuare soluzioni per rilanciare il Sistema sanitario nazionale, in Italia, in modo flessibile, coraggioso, trasparente e democratico”.

Va ripensato in questo senso tutto il sistema a partire dalla riorganizzazione della Medicina di famiglia, dalla programmazione della specialistica, dalla riforma degli enti regolatori, coniugando meglio l’autonomia regionale per superare le disparità e rendere più omogenea l’assistenza, a livello nazionale.

Winston Churchill diceva “…mai sprecare una buona crisi”, e questo sarà il filo conduttore, partendo dalle riflessioni su alcuni progetti per il Recovery Fund, la tecnologia, i modelli di analisi e ausilio dei processi assistenziali. Allo stesso tempo la medicina territoriale sarà uno dei temi del governo nazionale, quindi anche della Winter School, senza dimenticare che la pandemia ha costretto a una revisione continua anche della rete ospedaliera, a un impulso alla sburocratizzazione delle procedure, a una programmazione con revisione delle mansioni e responsabilità delle figure professionali, a una più attenta valutazione dei processi decisionali che si devono basare più sul valore e meno sugli obiettivi economici di breve termine.

Tra i relatori della Winter School di Motore Sanità figurano esponenti delle istituzioni (governo, ministero, regioni, dirigenti delle aziende sanitarie e ospedaliere), clinici universitari, ricercatori, esponenti della farmaceutica e dei dispositivi, rappresentanti del volontariato e delle associazioni di pazienti. I temi spaziano dalla governance alla telemedicina, dalla geriatria alla pediatria, dalla oncologia alla chirurgia, dal diabete alle malattie cardiovascolari, attraversando tutto l’arco delle cronicità.