Certe disfunzioni sessuali maschili, in particolare l’impotenza, potrebbero essere coinvolge nel determinare comportamenti aggressivi e violenti, fino a sfociare nello stalking e nel femminicidio. Un’ipotesi, oggetto di dibattito che verrà discussa dai medici della Società Italiana di Andrologia durante la tavola rotonda sul maschio fragile, che si svolgerà nel corso del congresso nazionale, a Bari, dal 23 al 25 maggio.

“Finora si pensava che fosse l’eccesso di testosterone a causare aggressività mentre, dagli ultimi studi, emerge che dietro personalità maschili di tipo violento e aggressivo possano celarsi disfunzioni sessuali, in particolar modo deficit di erezione – dichiara Alessandro Palmieri, Presidente SIA – Il dibattito sarà quindi l’occasione per approfondire il tema, non certo con l’obiettivo di fornire un alibi ai comportamenti deplorevoli che vanno sempre e comunque condannati duramente, ma piuttosto per analizzare e far emergere conoscenze utili per combattere il fenomeno, e per sottolineare quanto sia importante favorire l’emersione dei disagi sessuali, spesso nascosti nella popolazione maschile, e il loro trattamento”.

Alessandro Malpelo

QN Salute Benessere