Un gruppo del Cedars-Sinai Hospital di Los Angeles (Usa) ha testato in laboratorio, su modelli animali, un farmaco che si rivela in grado di inibire la crescita e la diffusione del tipo più comune di cancro al pancreas. Lo studio, pubblicato sulla rivista Gastroenterology, ha mostrato che la molecola, denominata metavert, induce il suicidio delle cellule anomale (apoptosi) e previene fenomeni di resistenza alla chemio. Per questo attualmente, si legge nei report, si sta sviluppando in oncologia una versione della molecola da testare nell’uomo.

Al 95% dei pazienti colpiti al pancreas viene diagnosticato l’adenocarcinoma. La neoplasia stimola la produzione di tessuto fibroso che forma come una cortina fumogena nella ghiandola pancreatica, uno scudo attorno alle cellule malate, aiutandole paradossalmente a moltiplicarsi indisturbate prima di invadere l’organismo.

Notizie come questa, sul metavert in sperimentazione, fanno ben sperare nei progressi, ma distolgono l’attenzione sui farmaci promettenti di ultima generazione che già sono in pole position. Invece, è il caso di rimarcare, dal recente simposio di gastroenterologia dell’Asco (American Society of Clinical Oncology) è venuta la presentazione dei dati di uno studio internazionale su Abraxane (paclitaxel legato all’albumina, formulato in nanoparticelle per infusione) che mostrano un potenziale beneficio in pazienti con carcinoma pancreatico localmente avanzato.

“Dalla sua approvazione per il trattamento del carcinoma pancreatico metastatico, nel 2013, il regime a base di nab-paclitaxel in associazione con gemcitabina è diventato uno standard di cura di prima linea per questa malattia”, affermano i clinici. E il 15% dei pazienti considerati inoperabili, dopo trattamento, si sono potuti sottoporre a intervento chirurgico, un dato incoraggiante in una patologia particolarmente aggressiva come è appunto il tumore del pancreas. Almeno il 50% delle persone con adenocarcinoma pancreatico presenta il diabete al momento della diagnosi.

La neoplasia è cresciuta in modo vertiginoso. In Italia, negli ultimi quindici anni, i casi sono più che raddoppiati passando da 8.602 a 13.700 malati diagnosticati annualmente. Tra i personaggi illustri che hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema del tumore al pancreas citiamo per tutti il grande tenore Luciano Pavarotti e il genio di Apple Computer, il leggendario Steve Jobs.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute