Ogni 18 secondi, una persona perde la vita a causa del cancro al polmone, quattro persone su dieci ricevono una diagnosi quando il tumore è già diffuso, uno solo su cinque è ancora vivo 5 anni dopo la diagnosi. Nasce su queste premesse la Lung Ambition Alliance. Lo scopo annunciato oggi è raddoppiare la sopravvivenza entro i prossimi sei anni promuovendo la diagnostica con tomografia computerizzata e l’individuazione dei cosiddetti marcatori predittivi.

Giorgio Scagliotti, direttore di Oncologia medica all’Università di Torino, nonché presidente della Società internazionale per lo studio del tumore del polmone (IASLC), ha scritto che lo screening è fondamentale per identificare e diagnosticare precocemente il cancro al polmone e altre neoplasie toraciche, con benefici in termini di opzioni di cura disponibili e probabilità di sopravvivenza. Le principali associazioni di volontariato dei pazienti, attraverso un bando internazionale, saranno chiamate a presentare progetti pilota che possano muoversi nella stessa direzione.

L’Alliance unisce competenze che includono formazione, diagnostica (Guardant Health), supporto ai pazienti (Global Lung Cancer Coalition), ricerca e sviluppo di nuovi farmaci (AstraZeneca). Incrementare la percentuale di screening e il volume di diagnosi precoci, mettere a disposizione farmaci innovativi e migliorare la qualità della cura per le persone affette da cancro al polmone sono le priorità identificate dai soci fondatori.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

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