La gente sente il bisogno di essere rassicurata e gli stabilimenti termali sono uno dei luoghi ideali all’interno dei quali ritagliarsi un’oasi di serenità e benessere in sicurezza. In merito alla bozza del Decreto Covid che sta circolando, Federterme precisa che “prosegue senza interruzioni l’erogazione delle cure termali e delle altre prestazioni sanitarie e riabilitative”. Inoltre dal 15 maggio anche le piscine “non terapeutiche” degli stabilimenti termali potranno riprendere l’attività.

Dall’inizio di luglio ripartiranno pure i servizi che finora erano rimasti in sospeso (ad esempio il bagno turco). Tutto il sistema termale italiano è presidio sanitario, da un anno a questa parte applica il protocollo Terme Sicure, tanto è vero che in tutti gli stabilimenti, all’interno dei luoghi di cura, si sono registrati “zero contagi”. Dunque i clienti, che sono oltre 3 milioni, possono stare tranquilli: “Nonostante la confusione che c’è stata sulle bozze dei decreti del governo che girano – ha dichiarato Massimo Caputi, presidente Federterme Confindustria – le terme sono e continuano a restare aperte”.

In linea con Federterme, registriamo un comunicato del Circuito Termale dell’Emilia Romagna (Coter) dal quale si apprende che “senza alcuna interruzione, l’erogazione delle cure termali e delle altre prestazioni sanitarie e riabilitative prosegue, sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Dal 15 maggio in zona gialla anche le piscine all’aperto, non terapeutiche, dei Centri Termali del consorzio dell’Emilia Romagna riprendono l’attività mentre dal primo luglio in zona gialla ripartiranno i trattamenti wellness, sempre seguendo le linee guida in vigore”.

Dopo mesi e mesi di martellamento da parte delle istituzioni (con i virologi in coro a raccomandare rigore, lockdown e coprifuoco) finalmente si guarda con fiducia al futuro, in vista della ripresa. A questo punto, aggiungiamo noi, tutto il comparto termale meriterebbe una campagna istituzionale di pubblicità progresso, cioè sostenuta dai ministeri della sanità e del turismo, dalla presidenza del consiglio, per rassicurare l’utenza, riavvicinarla senza ansie, nella speranza di lasciarci alle spalle mesi di bollettini sanitari dai toni allarmistici legati alla pandemia da Covid-19.

Le proprietà delle acque termali, la qualificazione del personale e l’assetto organizzativo che vede nella presenza continua dei medici uno dei punti di forza, giustificherebbero probabilmente un sostegno non solo economico da parte del governo, ma anche una campagna marketing fidelizzante, di segno opposto rispetto a quella che per mesi ha allontanato l’utenza, al fine di farci dimenticare i tanti messaggi negativi, restituendo fiducia e salute a quanti, clienti delle terme, finora si sono privati di questa risorsa del sistema sanitario nazionale.