Rilanciare la ricerca scientifica in Italia, anche con partnership pubblico-privato. Questo lo scopo dichiarato dell’ ATMP Award, finanziato da MA Provider. Si tratta di un bando che prevede una dotazione di 30mila euro da tributare al miglior progetto in tema di Advanced Therapy Medicinal Product, vale a dire genoma e farmaci innovativi. Come per la prima edizione, assegnata l’anno scorso all’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, il bando di quest’anno è rivolto a ricercatori afferenti a strutture ospedaliere, associazioni di pazienti, società scientifiche e organizzazioni senza scopo di lucro, come ci ricorda Paola Lanati,  direttore ATMP Forum.

Ma quali strategie e finanziamenti mette in campo l’Italia per lo sviluppo in tema di Advanced Therapy Medicinal Product? C’è un documento programmatico sulle priorità da porre all’attenzione del governo nell’elaborazione del Piano nazionale ripresa e resilienza (PNRR), ma facciamo un passo indietro e ricapitoliamo cosa sono queste terapie avanzate, a cosa servono. Stiamo parlando di terapie geniche che contengono come principio attivo acidi nucleici ricombinanti, terapie cellulari somatiche e prodotti di ingegneria tissutale: staminali strutturate per riparare, rigenerare o sostituire organi e tessuti umani. Sono tutti farmaci di nuova concezione, che guardano al futuro, con approvazione dell’Ema, l’agenzia europea dei medicinali.

Le nuove frontiere della medicina delineate da ATMP Forum si possono riassumere in tre aree di azione. Al primo punto (Mission 2030) l’istituzione di un fondo di investimento partecipato pubblico-privato dedicato al passaggio delle tecnologie dalla ricerca al mercato, quindi per favorire spin-off e start-up. Saranno poi necessari investimenti infrastrutturali, tecnologici e formativi. Si propone quindi la creazione di una rete sovraregionale delle terapie avanzate coordinata sul modello del Centro Nazionale Trapianti, che ha dimostrato di funzionare egregiamente. ATMP Forum ritiene fondamentale che il piano che ridisegna l’Italia dei prossimi decenni, facendo leva sull’innovazione, dedichi risorse importanti a un settore della medicina capace di sviluppare cure risolutive laddove mancano.

L’Italia può puntare a rinascere mettendo in campo le menti migliori che già abbiamo, e ragionando senza paraocchi, sfruttando le capacità dei nostri giovani ricercatori. E questa scommessa può rivelarsi competitiva, attrarre occupazione, investimenti dall’estero e incremento del PIL. “Si rende necessario un cambio di passo – ha commentato Angela Ianaro, presidente dell’ Intergruppo Parlamentare Scienza e Salute – oggi possiamo sfruttare il PNRR per supportare la ricerca e sviluppo di terapie avanzate, a beneficio dei pazienti ma anche dello stesso sistema salute, con un incremento in termini di crescita e posti di lavoro nel settore”.