Durante la Settimana nazionale dello Shiatsu, in programma dal 18 al 25 settembre, nei centri qualificati in tutto il territorio nazionale sarà possibile provare gratuitamente i benefici dello Shiatsu e saranno programmati una serie di eventi, sempre rigorosamente a ingresso libero. La manifestazione giunta alla settima edizione è organizzata dalla FISieo (Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori, www.fisieo.it). Lo Shiatsu è una disciplina completa che viene esercitata da professionisti titolati formati in maniera corretta, divulgata in modo da renderla accessibile a tutti, adulti e anziani, bambini e adolescenti, anche donne in gravidanza. Esiste un lungo elenco di applicazioni, articolate per funzioni, organi e apparati, citiamo ad esempio quelle contro lo stress e il burnout. Lo Shiatsu entra anche in ospedale, in medicina, per rendersi utile durante il trattamento dei disturbi dell’alimentazione, cure palliative negli hospice e negli istituti di ricovero e cura per i tumori, in caso di Alzheimer, dipendenze, e traumi psichici da superare.

Che cos’è lo Shiatsu
Lo Shiatsu è una pratica manuale che, tramite precise modalità di pressione, agisce sul flusso energetico dell’essere umano; è rivolta sia a comprenderne i principi di funzionamento sia a favorirne la circolazione nel corpo. Se in questo senso ha radici nel patrimonio comune alla cultura estremo-orientale, ha ricevuto tuttavia in Giappone i principi operativi su cui si fonda. Dal Giappone si è affermato prepotentemente nel mondo, Italia compresa, a partire dagli anni Settanta.

Caratteristiche dello Shiatsu
La pressione Shiatsu (dal giapponese Shi = dito e atsu = pressione) si effettua con il dito e precisamente con il pollice, nel quale si trova il maggior numero di recettori sensoriali della mano e al quale corrisponde sulla corteccia cerebrale un’area maggiore non solo rispetto alle altre dita, ma anche a tutti gli altri elementi del fisico umano. E’ possibile però usare anche altre parti del corpo per effettuare la manipolazione: il palmo, quando la zona da trattare è più ampia e richiede un contatto più ampio e avvolgente; oppure il gomito, quando occorre utilizzare una stimolazione più forte per sbloccare un significativo accumulo di energia. La pressione Shiatsu deve essere sempre costante nella quantità di peso, ferma, e statica. La staticità, unita alla lentezza di esecuzione, permette di agire non solo sul corpo fisico ma anche sulla psiche del ricevente, contattando il suo livello energetico più profondo e quindi tutti gli aspetti della sua realtà.

L’ambiente ideale
Il trattamento Shiatsu deve essere effettuato in una condizione di calma e silenzio: l’operatore intraprende con il ricevente un dialogo non verbale, affidato unicamente alle mani ma tuttavia intenso ed efficace, che si esplica a livelli profondi e che parla il linguaggio del corpo con una attenzione tutta particolare ai suoi messaggi e ai suoi bisogni di salute. Un’altra caratteristica della manipolazione Shiatsu è quella di essere eseguita senza sforzo muscolare, impiegando unicamente il peso del corpo di chi opera e sempre perpendicolarmente rispetto alla zona o al punto che viene trattato. La forza e la potenza di questa pressione deriva dalla centratura dell’operatore in Hara, quell’importante zona sottombelicale tenuta in grande considerazione dagli Orientali e che costituisce il baricentro fisico energetico del corpo e dei suoi movimenti.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute