L’Italia continua a brillare, in senso negativo, per le basse coperture vaccinali contro l’influenza, in particolare tra le categorie più vulnerabili come gli anziani oltre i 65 anni e i pazienti fragili. Attualmente, il 50% di queste persone salta l’appuntamento col vaccino antinfluenzale o viene distolta dai vaccini più adatti, contrariamente alle raccomandazioni del Ministero della Salute.

 

Questo problema è generato da ostacoli burocratici, organizzativi e culturali, con costi aggiuntivi per cure che potrebbero essere evitate attraverso un maggiore ricorso alla vaccinazione appropriata. Le incongruenze riscontrate hanno spinto i principali esperti italiani di geriatria, igiene e sanità pubblica a riunirsi per poi stilare un decalogo di comportamenti indirizzato alle istituzioni al fine di informare le decisioni volte a migliorare i tassi di copertura vaccinale contro l’influenza. Questo documento è stato presentato alla Camera dei deputati nell’ambito di una conferenza stampa promossa dall’Onorevole Simona Loizzo.

 

Tra i componenti del comitato di esperti figurano i nomi di Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva, Paolo Castiglia, Professore all’Università di Sassari, Giancarlo Icardi, Direttore del Dipartimento Scienze della Salute all’Università di Genova, Marco Marchetti, Direttore del Centro Nazionale per l’Health Technology Assessment dell’Istituto Superiore di Sanità, Andrea Mandelli, Presidente Federazione dell’Ordine dei Farmacisti Italiani (FOFI), Graziano Onder e Walter Ricciardi, entrambi docenti all’Università Cattolica di Roma.

 

Secondo il documento, il crollo nelle coperture vaccinali e l’incidenza delle epidemie influenzali sulle categorie a rischio richiedono interventi urgenti da parte dei decisori pubblici per migliorare la programmazione a livello centrale e sviluppare sinergie più efficaci a livello regionale e locale. Gli autori richiamano l’attenzione sul tema dell’appropriatezza vaccinale, sottolineando la necessità di prevedere raccomandazioni chiare per la scelta prioritaria dei vaccini anti-influenzali potenziati, che sono gli unici indicati e raccomandati per le persone anziane e debilitate da altre patologie o trattamenti.

 

L’Onorevole Simona Loizzo, componente della XII Commissione Affari sociali della Camera dei deputati, afferma che “alla luce dell’esperienza della pandemia di Covid-19, è indubbio che la prevenzione vaccinale sia uno strumento efficace per tutelare la salute, soprattutto dei più fragili”. Sottolinea, inoltre, l’importanza di rendere pubblici i contenuti del Position Paper affinché gli anziani, i fragili e i loro caregiver s incoraggiati a vaccinarsi e abbiano accesso al vaccino più appropriato.

 

Gli esperti suggeriscono che molte delle azioni da implementare possono essere apprese dall’esperienza della campagna di vaccinazione anti-Covid, che ha dimostrato l’efficacia delle strategie di coinvolgimento dei professionisti della sanità territoriale come medici di medicina generale e farmacie di comunità.

 

Roberto Bernabei, eminente geriatra, presidente di Italia Longeva, afferma che “la vaccinazione rappresenta una chiamata alle armi necessaria per proteggere chi è più fragile” e che è necessario superare le barriere culturali, organizzative e professionali per aumentare le coperture vaccinali contro l’influenza. Sottolinea anche l’importanza di completare l’informatizzazione dell’anagrafe vaccinale per un cambio di marcia effettivo nelle campagne di vaccinazione.

 

Walter Ricciardi, ordinario di Igiene e Medicina Preventiva, ribadisce che è necessaria un’intensificazione delle misure di sanità pubblica per rilanciare le strategie vaccinali, specialmente tra le fasce di popolazione a rischio. Sottolinea che la prevenzione rappresenta un lascito positivo della pandemia di Covid-19 e un’opportunità da non sprecare per proteggere la popolazione dall’influenza e altre malattie facilmente trasmissibili.

 

Ecco i punti del decalogo

 

1. Circolare Ministeriale in tempi utili, deve essere diramata con congruo anticipo rispetto alla predisposizione e pubblicazione dei bandi di gara regionali.

 

2. Vaccini appropriati per anziani e fragili, includendo raccomandazioni chiare sulla scelta prioritaria dei vaccini antinfluenzali potenziati per i cittadini over 65 e fragili;

 

3. Termini e requisiti sul modello PNRR. I documenti ministeriali dovrebbero indicare in modo più chiaro e cogente, alle amministrazioni locali, anche i termini di scadenza delle diverse fasi di approvvigionamento e somministrazione dei vaccini.

 

4. Poteri di controllo alla DG Prevenzione del ministero.

 

5. Utilizzo razionale dei vaccini per evitare giacenze prolungate di lotti prossimi alla scadenza.

 

6. Comunicazione tempestiva. L’attività comunicazionale sulla prevenzione antinfluenzale sia strutturata in modo da informare i cittadini durante il periodo più propizio, orientativamente fra il rientro dalle vacanze estive e l’inizio dell’autunno, ossia con congruo anticipo rispetto all’inizio della stagione influenzale;

 

7. Comunicazione agli anziani tramite canali e mezzi di comunicazione più affini alle loro abitudini, privilegiando il mezzo televisivo e la stampa locale;

 

8. Puntare sui presidi territoriali: medici di medicina generale e farmacie di comunità.

 

9. Estendere e remunerare anche professionisti della salute diversi dai medici, purché idonei a vaccinare.

 

10. Verifica degli esiti delle campagne vaccinali.