La chirurgia focale della prostata è approdata in Italia presso centri specializzati, ed è stata oggetto di discussione all’ultimo congresso della Società Italiana di Urologia (Siu). La metodica si può proporre per lesioni prostatiche ben selezionate e diagnosticate negli screening. Indicata in soggetti con neoplasia localizzata, è adatta anche alle persone molto anziane o indebolite.
La ghiandola malata può essere ridimensionata nel volume in modo da rimuovere completamente il problema, se l’intervento avviene in fase iniziale.
“La chirurgia focale – ha dichiarato Giuseppe Morgia, responsabile scientifico della Siu – è la prima terapia fotodinamica mininvasiva che impiega un laser non termico a bassa potenza, preservando il tessuto sano circostante”. Trova applicazione nel trattamento del carcinoma della prostata. Consente di intervenire con precisione sul tumore localizzato, minimizzando effetti collaterali come incontinenza e impotenza, secondo un approccio di tipo conservativo.
Alessandro Malpelo
QN Quotidiano Nazionale
Salute
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