In Italia ogni anno si registrano più di 13mila casi di tumore del pancreas. Per oltre la metà dei pazienti la diagnosi avviene tardivamente. Piero Rivizzigno, presidente dell’Associazione Codice Viola, in una conferenza stampa organizzata in occasione della Giornata mondiale del tumore al pancreas, ha richiamato l’attenzione sui dati di quella che considera una vera e propria emergenza sanitaria, abbiamo purtroppo un numero limitato di protocolli di cura e pochi centri ospedalieri capaci di una presa in carico efficace del paziente.

La chemioterapia e la chirurgia sono impiegate normalmente nelle neoplasie pancreatiche, il cruccio è dovuto al fatto che le diagnosi arrivano spesso quando ormai la malattia ha fatto il suo corso, ed è già in fase metastatica. Due recenti studi indipendenti hanno dimostrato l’efficacia di una nuova associazione di quattro farmaci, PAXG (cisplatino, nab-paclitaxel, capecitabina, gemcitabina), formula che è stata approvata da AIFA nel giugno scorso.

La chirurgia per il tumore del pancreas può essere molto utile, ma anche controproducente, se l’ospedale ha una casistica ridotta all’osso. In Italia in 300 ospedali (pari al 77% delle strutture che eseguono resezioni pancreatiche) si producono in media 3 operazioni al pancreas all’anno, troppo poche considerando che si tratta di uno degli interventi più complessi di tutta la chirurgia addominale.

Aldo, Giovanni e Giacomo attraverso un video si sono offerti di aiutare la comunità dei pazienti e dei familiari che si trovano a dover affrontare una malattia così complessa come il cancro pancreatico. Il video è associato alla raccolta fondi e al sito di Codice Viola a favore della ricerca indipendente.