Mammella e ovaio sono organi bersagliati, spesso al centro dell’attenzione della cronaca e motivo di apprensione nella donna, specialmente dopo la scoperta del ruolo delle cosiddette mutazioni dei geni Brca1 Brca2, la predisposizione che ha spinto la nota attrice Angelina Jolie ad abbattere il rischio cancro al seno e all’ovaio con una drastica profilassi.

Una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine ha dimostrato ora che un trattamento sviluppato in Italia, denominato HIPEC (chemioterapia ipertermica), grazie alle straordinarie capacità dei medici che praticano questa tecnica, e alla speciale macchina che la rende possibile, è in grado di allontanare il rischio recidiva tumori rispetto alla sola chirurgia, senza incrementare gli effetti collaterali.

Lo studio di cui parliamo, effettuato su un campione rappresentativo di pazienti in 10 centri ospedalieri olandesi, segna un passo avanti importante nel trattamento della patologia oncologica ovarica al terzo stadio. Cinquemila donne ogni anno in Italia ricevono una diagnosi di neoplasia dell’ovaio, nella stragrande maggioranza dei casi questo avviene dopo la menopausa, tra i 50-70 anni.

Ideato in Italia da Rand, azienda biomedicale da sempre orientata all’innovazione, lo strumento impiegato nel contesto dell’intervento specialistico di chemio-ipertermia consente di rimuovere micro- metastasi visivamente impercettibili attraverso una perfusione mirata dei tessuti con chemioterapici in sala operatoria. Questa sera se ne parlerà nel corso di un’iniziativa aperta al pubblico, ore 21, presso Villa Fondo Tagliata a Mirandola. Un incontro rivolto a tutta la cittadinanza, per affrontare il tema della prevenzione e della chirurgia nelle patologie femminili, che vedrà la partecipazione di clinici illustri.