Con sette eventi presentati nelle varie regioni italiane che hanno coinvolto alcuni tra i massimi esperti dell’oncologia italiana, il progetto ONCOnnection di Motore Sanità è uno dei cavalli di battaglia della Summer School 2021 iniziata oggi. Si discute come ripartire dopo la pandemia da Covid-19 recuperando il rapporto tra specialisti e pazienti, per rilanciarlo in vista del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Dalla medicina di precisione alle car-t, dalla diagnostica molecolare alle reti oncologiche, ONCOnnection promuove l’accesso omogeneo alle cure su tutto il territorio nazionale, accelerando l’impiego della tecnologia, con piattaforme digitali utilizzabili in tempo reale.

“La prospettiva che abbiamo di fronte è quella di ridisegnare l’offerta con una nuova integrazione tra ospedale e territorio e nuovi setting assistenziali fuori dalle mura ospedaliere” ha dichiarato Gianni Amunni, direttore Rete Oncologica Regione Toscana.

“Negli ultimi anni si è aperta una nuova era in cui l’oncologo è stato impegnato nella definizione di importanti cambiamenti organizzativi. Nasce dall’oncologia il day hospital, la multidisciplinarietà, il PDTA e nasce sempre dall’oncologia il concetto di Rete”.

AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori) stimano nel loro report circa 377.000 nuovi casi di tumore nel 2020 in Italia. “Pur trattandosi di malattie molto severe, i dati di sopravvivenza vanno migliorando grazie a una combinazione tra prevenzione e terapie innovative più efficaci. Il panorama attuale è caratterizzato dalla necessità di trattare cancro e Sars-CoV-2 e, per l’oncologia, di consolidare i modelli avanzati  sviluppati negli anni (approccio multidisciplinare, reti oncologiche, medicina di precisione, terapia personalizzata, ricerca) che hanno prodotto più guarigioni e cronicizzazioni”, ha chiarito Paolo Pronzato, direttore Oncologia Medica IRCCS San Martino, Genova – Coordinatore DIAR Oncoematologia Regione Liguria.

“La pandemia ha portato profondi cambiamenti nell’organizzazione sanitaria”,  sottolinea da parte sua Valentina Guarneri, professore ordinario, direttore della Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica, Università di Padova. “Anche il personale sanitario ha dovuto fare i conti con un sistema in crisi, riadattando il modello di cura ad una situazione emergenziale che molto ha sacrificato nel rapporto medico-paziente”.