Basta incolpare chi è sovrappeso. L’obesità è influenzata da fattori genetici, ambientali e psicologici. Pochi comprendono che l’eccesso di peso è una malattia cronica, dalla quale è difficile uscire da soli con le proprie forze. Tanti al contrario considerando questo sintomo espressione di una mancanza di volontà da parte delle persone che ne sono affette, tanto è vero che questi sono pazienti che vengono spesso discriminati, trattati come se fossero diretti responsabili della loro condizione di sofferenza. Questo il messaggio di Ferruccio Santini, presidente della Società Italiana dell’ObesitàSIO, lanciato in occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità 2021, World Obesity Day.

Sono questi alcuni dei temi salienti dell’incontro che la società scientifica ha promosso congiuntamente con l’Intergruppo parlamentare “Obesità e Diabete”, l’Obesity Policy Engagement Network (OPEN) e l’Italian Obesity Network (IO-NET), in collaborazione con Changing Obesity e con il patrocinio del Ministero della Salute. L’obesità si accompagna a un aumentato rischio di polmonite interstiziale suscettibilità che insieme alla variabile data dall’età anagrafica rappresenta il fattore di rischio numero uno nella sindrome respiratoria acuta grave da COVID-19, tale da richiedere terapia intensiva e ricorso alla ventilazione meccanica. Parliamo dunque di soggetti fragili, vulnerabili, tanto è vero che nella campagna di vaccinazione contro il virus Sars-Cov-2 sono stati inseriti tra le categorie prioritarie.

Secondo dati Istat, l’obesità interessa in Italia un adulto su 10, e un bambino su 3 nella fascia di età fino a 8 anni. Rappresenta un importante fattore di rischio per diverse malattie non trasmissibili: si stima che il 44 per cento dei casi di diabete tipo 2, il 23 per cento di cardiopatia ischemica e fino al 41 per cento di alcuni tipi di neoplasia siano attribuibili all’eccesso di peso.

Oggi esistono cure per stare meglio, per cui è sempre bene chiedere aiuto al medico. È anche vero che per le persone con obesità, l’accesso a programmi che incidono nei comportamenti alimentari (training educativi con nutrizionista, computo delle calorie e dieta guidata, sostenuta dalla costante interazione con un terapeuta) è limitato nel sistema sanitario nazionale. Per giunta, nessuno dei farmaci disponibili, che pure esistono con specifica indicazione nella terapia dell’obesità, viene rimborsato, mentre l’accesso alla terapia chirurgica bariatrica non è indicato a tutti indistintamente, ma occorre valutare caso per caso.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

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