Dagli anticorpi monoclonali alle terapie anti linfocitarie B per la sclerosi multipla, dai sistemi di telemonitoring con valutazione in remoto per malati di Parkinson alla diagnosi precoce del decadimento mentale, fino ai trattamenti in fase acuta dell’ictus. “Sono queste – dice Gianluigi Mancardi, direttore della Clinica neurologica dell’Università di Genova – solo alcune delle novità al centro del congresso nazionale della Società italiana di neurologia (Sin) in corso a Roma”.

Altre novità in arrivo per le cefalee, dichiara Fabio Frediani, direttore Neurologia e Stroke Unit all’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano. “Per i pazienti con emicrania – spiega lo specialista – la speranza di debellare una volta per tutte il disturbo viene dai nuovi farmaci, anticorpi specifici che bloccano l’attività di una proteina (CGRP) che innesca l’attacco emicranico, con un rapporto costi/benefici che non ha eguali nel panorama italiano: si caratterizzano per un’efficacia considerevole a fronte di un’ottima tollerabilità, con meno effetti collaterali del placebo. Inoltre, la modalità di somministrazione è completamente nuova: una sola iniezione al mese per tre mesi”.

Alessandro Malpelo

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