Presentato in diretta streaming dal Ministero della Salute il Rapporto NEXT- Neuroscience Exploring Tomorrow, realizzato da SIN, Società Italiana di Neurologia, col contributo incondizionato di Roche. Esperti e rappresentanti delle parti sociali sono invitati a riflettere e confrontarsi sul futuro della sanità, con particolare riguardo alla prevenzione e assistenza nel campo delle patologie neurologiche invalidanti.

 

Tavolo istituzionale

Dal presidente SIN, Alfredo Berardelli, e dall’onorevole Fabiola Bologna è partita la richiesta di costituire un tavolo istituzionale per portare avanti le istanze del Rapporto Next  includendo rappresentanti ministeriali e parlamentari per una condivisione di obiettivi e soluzioni organizzative.

 

Buoni propositi

Facciamo un esempio concreto resistenza al cambiamento? Le previsioni sulla malattia di Alzheimer, che oggi in Italia affligge 600 mila persone con demenza, dicono che l’incidenza passerà dagli attuali 204.584 nuovi casi all’anno ai 288.788 del 2040. Si parla tanto della necessità di fare diagnosi precoce, intervenendo ai primi stadi, quando le terapie correttive sembrano più efficaci. Sarebbe possibile somministrare un test base, una volta all’anno in ambulatorio, per valutare nel tempo l’andamento della memoria e altri parametri, intercettando subito un declino delle capacità cognitive, eppure siamo fermi: medico di medicina, associazioni pazienti e servizi sanitari territoriali. Tutti fermi.

 

Screening di base

Quello dei test per intercettare l’Alzheimer in fase iniziale è solo un esempio, sono ancora pochi quelli che prendono l’iniziativa di lanciare una indagine responsabile, riproducibile nel tempo e distribuita in tutte le regioni d’Italia, come avviene invece con lo screening mammografico nel tumore del seno, con la ricerca del sangue occulto delle feci per il cancro del colon retto, e potremmo continuare col monitoraggio periodico del Psa antigene prostatico nella sorveglianza della prostata, lo screening neonatale delle malattie rare e via dicendo.

 

Epidemiologia

Si stima che nell’arco della propria vita una persona su tre sia destinata a sviluppare una malattia neurologica. In Italia il 12% della popolazione soffre di emicrania, ogni anno si verificano 200 mila casi di ictus cerebrale, i pazienti affetti da epilessia sono circa 500 mila mentre il Parkinson oggi interessa 250 mila persone. Inoltre, l’Italia con 120 mila persone affette da sclerosi multipla e duemila nuovi casi l’anno è considerata area a rischio.

 

Piano nazionale

Questi dati indicano una complessità delle malattie neurologiche tale che la Società Italiana di Neurologia (SIN) – in una lettera indirizzata al Ministro della Salute Roberto Speranza e firmata anche dal Segretario della Commissione Affari Sociali e Sanità della Camera dei Deputati On. Fabiola Bologna – ritiene necessaria l’istituzione di un Tavolo inter-istituzionale permanente che porti al varo di un Piano nazionale per il riordino del settore e il disegno delle future strategie per la neurologia.