La mancanza di un enzima del ciclo dell’urea provoca danni a carico del sistema nervoso centrale, ora c’è un farmaco che questi danni li previene e li corregge. I difetti del ciclo dell’urea sono una famiglia di malattie genetiche rare, chi ne soffre deve essere seguito da specialisti. Le scorie eliminate normalmente dai reni attraverso l’urina si depositano nei tessuti. Le conseguenze dei difetti enzimatici possono essere sonnolenza, vomito, crisi convulsive, fino a sofferenze cerebrali anche irreversibili. Carlo Dionisi Vici, primario dell’Unità di patologia metabolica dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha annunciato alla Society for the Study of Inborn Errors of Metabolism (Ssiem) passi avanti importanti per affrontare al meglio questi disturbi grazie allo screening neonatale, che consente di individuare i bambini a rischio e di valutare la terapia più adatta, in fase pre-clinica. In questi casi prima iniziano i trattamenti meglio è.

Fatta questa premessa veniamo alla terapia. Con una nuova formulazione liquida orale, inodore e insapore, e con vantaggi in termini di efficacia rispetto alle terapie attualmente disponibili, è stato approvato dall’Agenzia europea del farmaco il glicerolo fenilbutirrato (Ravicti) per i disordini del ciclo dell’urea, per pazienti sia pediatrici sia adulti. Un farmaco con designazione di prodotto orfano, che garantisce una somministrazione più semplice, facilitando così l’aderenza terapeutica soprattutto per i pazienti più piccoli, la maggioranza dei circa 250 malati italiani.

“Questa nuova terapia – ha affermato Johannes Häberle, professore presso l’University Children’s Hospital di Zurigo – ci offre numerosi vantaggi rispetto alla precedente: il glicerolo fenilbutirrato è sostanzialmente inodore e insapore e questo aiuta l’aderenza terapeutica soprattutto nei più piccoli. Grazie alla sua formulazione liquida orale, inoltre, questo nuovo trattamento ci consente di personalizzare la dose sulla base di caratteristiche individuali”.

L’incidenza
Gli enzimi del ciclo dell’urea sono 6 e la mancanza di uno solo di questi può causare danni cerebrali anche irreversibili. Le forme più lievi, con esordio nell’età adulta, possono risultare in sonnolenza, vomito o alterazioni neurologiche. I difetti del ciclo dell’urea hanno un’incidenza di un caso su 50.000 nuovi nati, sebbene questa sia probabilmente una sottostima perché molti casi non vengono riconosciuti.

La trasmissione
La modalità di trasmissione dei difetti del ciclo dell’urea è quasi esclusivamente di tipo ereditario autosomico recessivo, ovvero la malattia è trasmessa dai genitori che sono portatori sani e hanno una probabilità su 4 di trasmettere la malattia a ciascun figlio. Solo la carenza dell’enzima ornitina transcarbamilasi, che è il più frequente difetto del ciclo dell’urea, viene ereditato come malattia legata al cromosoma X.

La diagnosi
La diagnosi si basa sul riconoscimento delle manifestazioni cliniche, sul riscontro di un eccesso di ammonio nel sangue e su specifiche analisi biochimiche che permettono di distinguere tra loro i vari deficit enzimatici. La diagnosi può essere confermata da una analisi genetica. Queste malattie sono comprese nello screening neonatale esteso, che permette la diagnosi precoce.

Le possibilità di cura
Non esiste una terapia risolutiva. I pazienti vengono trattati con una dieta controllata a ridotto contenuto di proteine con integrazione di aminoacidi e, laddove necessario, con farmaci che aumentano l’eliminazione dell’azoto attraverso vie alternative al ciclo dell’urea, con l’obiettivo di mantenere i livelli di ammonio nel sangue entro valori di sicurezza. Il trapianto di fegato viene indicato nei casi più severi, quando la terapia dietetica e farmacologica è scarsamente efficace.

Glicerolo fenilbutirrato
Il glicerolo fenilbutirrato (Ravicti) è indicato come terapia aggiuntiva per il trattamento cronico di pazienti adulti e pediatrici con disturbi del ciclo dell’urea (UCD) che non possono essere gestiti soltanto con la restrizione proteica e/o con l’integrazione di aminoacidi nella dieta. Il glicerolo fenilbutirrato deve essere usato in associazione a un regime dietetico appropriato e, in alcuni casi, abbinato a integratori alimentari (per esempio, aminoacidi essenziali, arginina, citrullina e prodotti calorici privi di proteine) sempre su indicazione del medico.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute