La riforma sanitaria della Regione Lombardia rappresenta un intervento di revisione legislativa e rafforzo, tra l’altro, il ruolo delle Associazioni del Terzo Settore. Tutti gli interlocutori, comprese dunque le associazioni dei pazienti, possono presentare emendamenti alla riforma. Un traguardo che il mondo del volontariato, in particolare pazienti oncologici e oncoematologici del gruppo La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere  hanno accolto con favore.

«Siamo molto soddisfatti del fatto che la riforma della Sanità regionale lombarda istituzionalizzi il ruolo centrale delle associazioni pazienti nei tavoli decisionali – ha dichiarato Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus e coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” – questo è uno dei punti chiave sui quali ci battiamo, e questo rappresenta sicuramente un passo avanti e un messaggio forte. Così come è di grandissima rilevanza la possibilità di partecipare alla discussione sulla riforma sanitaria: questo significa che le Istituzioni sono sempre più consapevoli del valore aggiunto che può rappresentare l’ascolto di chi è coinvolto in prima persona e che conosce meglio di tutti quali sono le questioni prioritarie nell’ambito della salute».

Questo traguardo di civiltà, secondo quanto riferiscono le onlus, rappresenta il frutto di un lavoro importante del Gruppo in Lombardia, fin dagli albori, realizzato in collaborazione con l’Intergruppo consiliare regionale “Insieme per un impegno contro il cancro” presieduto da Alessandro Corbetta.