Otto milioni di italiani sopra i 65 anni sono alle prese con una malattia cronica, due milioni di anziani devono prendere almeno 10 farmaci al giorno, l’aderenza alle cure rappresenta un fattore chiave per garantire una vecchiaia attiva in salute e la tenuta del Servizio sanitario nazionale. A rendere noti questi dati, sottolineando l’urgenza di fare dell’aderenza un obiettivo strategico di sanità pubblica, a partire dalla definizione di un indicatore che ne standardizzi la misurazione attraverso un meccanismo virtuoso tra le Regioni, è l’ Expert Opinion Paper presentato da Italia Longeva (associazione per l’invecchiamento e la longevità attiva del Ministero della Salute), e condiviso con la direzione generale della programmazione sanitaria del dicastero, alla presenza dei decisori e dei principali attori del sistema a livello centrale e regionale.

Tra le azioni finalizzate a migliorare l’aderenza, quelle che si sono rivelate in grado di incidere sulla riduzione dei costi sanitari sono rappresentate dagli interventi educativi, l’utilizzo di farmaci in associazione fissa o di poli-pillole per ridurre l’enorme carico di medicinali da prendere, il coinvolgimento delle farmacie e del personale sanitario, la riduzione della spesa out-of-pocket (quando paghiamo le prestazioni di tasca nostra, per ottenerle in tempi ragionevoli o per avere un secondo parere) e il monitoraggio dell’aderenza tramite interventi mirati. In questo senso la proposta formulata da Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva, punta a varare un indicatore sintetico integrato nel nuovo sistema dei LEA (livelli essenziali di assistenza), una modalità che misura l’aderenza terapeutica nelle malattie croniche in maniera standardizzata a livello nazionale.

Questo è un progetto che vuole dare una risposta concreta al problema della scarsa aderenza alle cure, particolarmente rilevante tra gli anziani e fortemente acuito dalla pandemia. “Il tema dell’aderenza – ha dichiarato il professor Bernabei- è assente tra gli attuali 88 criteri da rispettare per garantire l’adempimento dei LEA e dunque assicurare ai cittadini appropriatezza ed equità delle cure. Solo misurando l’aderenza, è possibile ricomprenderla nel nuovo sistema di garanzia, che potrà rivelarsi un potente meccanismo di incentivazione per le Regioni che puntano a migliorare lo stato di salute nella popolazione”. Livelli ottimali di aderenza alle terapie per l’ipertensione e le dislipidemie porterebbero in dote risparmi potenziali per oltre 1,4 miliardi di euro l’anno.