Terapie antibiotiche ad ampio spettro possono alterare talvolta le funzioni del sistema immunitario intestinale. Ricercatori del Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia, IEO, coordinati da Federica Facciotti e Francesco Strati, hanno constatato come l’abuso di questi farmaci arriva a ledere i meccanismi di compensazione nel microbiota, abbassando le difese naturali presenti nell’apparato digerente.

Gli antibiotici vengono utilizzati per combattere le infezioni, ma la loro azione sui patogeni si estende ai batteri amici, e questo effetto a catena, secondo gli autori dell’indagine, potrebbe influenzare condizioni infiammatorie croniche intestinali, come la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa, oltre a comportare un aumentato rischio individuale di sviluppare tumori del colon.

L’alterato equilibrio (omeostasi) a livello gastroenterico compromette la normale funzionalità dei linfociti T nella mucosa intestinale e delle cellule iNKT (Invariant Natural Killer T). Negli ultimi anni si è capito che l’alterazione del microbiota intestinale rende meno efficaci le terapie anticancro. Prossimo passo sarà quello di individuare una metodologia razionale per correggere la disbiosi intestinale attraverso la dieta o mediante somministrazione di prodotti specifici, ad esempio i probiotici.