Autunno e inverno ci costringeranno a fare i conti con l’influenza. La prossima ondata influenzale potrebbe essere di media intensità, con un numero compreso tra 4 e 6 milioni di casi. «Sono numeri indicativi – commenta Fabrizio Pregliasco, ricercatore all’Università di Milano e direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi – per dire che probabilmente non sarà una stagione pesantissima, come le ultime che precedettero il disastro del Covid. Ma questo dipenderà anche da quanti si vaccineranno per l’influenza». Ma come saranno configurati i prossimi vaccini antinfluenzali? «La formulazione del nuovo vaccino antinfluenzale – ha aggiunto Pregliasco durante il webinar di Assosalute su Influenza e Covid – è stato aggiornato per i virus A/H1N1 e A/H3N2. Dobbiamo approcciarci con buon senso. Partiamo prudenti ma attrezzati».

«L’anno scorso il virus dell’influenza circolava poco, quest’anno invece i virus possono camminare sulle gambe delle persone che hanno ricominciato a viaggiare. Ne consegue che i vaccini antinfluenzali che le regioni hanno prenotato (19 milioni di dosi) vanno somministrati». Questo l’appello di Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg), che ricorda l’importanza della profilassi antinfluenzale, utilissima oltretutto perché facilita le procedure, consentendo anche al medico di famiglia un più agevole approccio alla diagnosi differenziale con la sindrome da Sars-Cov-2.

L’influenza è una malattia che nelle persone fragili e anziane può portare complicanze. Al manifestarsi dei primi sintomi, si consiglia di segnalare il caso al medico il quale, già a un primo colloquio telefonico, potrà fornire indicazioni e consigli. In questa fase, precisa il presidente Simg, è raccomandato evitare spostamenti e limitare il più possibile i contatti con le altre persone, una misura igienica preventiva. Se si riscontra una sintomatologia ambigua riconducibile sia al Covid-19 sia all’influenza?  Cricelli suggerisce in questo caso l’impiego di tamponi combo con doppio reagente (uno per test Covid antigenico e uno per i virus antinfluenzali). Una volta escluso con sicurezza il sospetto di Covid, «il trattamento raccomandato in caso di influenza è quello dell’ automedicazione responsabile, in accordo con il proprio medico, che monitora l’evoluzione». Gli antibiotici vanno presi solo su precisa indicazione del curante.