Dieci anni senza pensieri, liberi dall’assillo dei condilomi da papillomavirus, senza temere le verruche o l’azione cancerogena legata alla presenza del virus del papilloma umano. La lotta è estesa alle flogosi vaginali, alla displasia del collo dell’utero, e ai tumori genitali, inconvenienti che si fanno sentire anche nel maschio, nella sfera intima.
Vaccino ricombinante
I risultati dello studio di fase III pubblicati su Pediatrics hanno evidenziato senza incertezze il ruolo protettivo del vaccino ricombinante 9-valente per il papillomavirus umano. Alla luce dei dati, secondo gli autori, appare necessario promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza della vaccinazione con Gardasil. Merita adoperarsi per incrementare i tassi di copertura a livello mondiale, al fine di ridurre l’incidenza di questi tumori, delle displasie, delle flogosi virali, e per salvaguardare in senso lato la salute nelle persone sessualmente attive.
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“I dati evidenziano l’importanza del vaccino ricombinante 9-valente nella prevenzione a lungo termine”, ha commentato Eliav Barr, direttore medico dei Merck Research Laboratories statunitensi, nonché capofila dello sviluppo clinico MSD. “I tumori e le altre malattie legati all’HPV rappresentano un problema rilevante di salute pubblica. Dobbiamo fare tutto il possibile per espandere e recuperare i tassi di vaccinazione a livello globale, in modo da proteggere la popolazione”.
Nel follow up a lungo termine di Gardasil si vede che a dieci anni dalla somministrazione della terza dose nessun caso di patologie HPV-correlate o di neoplasie o di condilomi genitali si è manifestato nei ragazzi e nelle ragazze che avevano ricevuto il vaccino nella fascia di età compresa tra 9 e 15 anni.
Relativamente all’obiettivo secondario dello studio, l’incidenza di infezioni persistenti e malattie correlate ai tipi di HPV coperti dal vaccino, questo aspetto è stato valutato sia nei partecipanti di sesso femminile che di sesso maschile. Tra le ragazze, nessun caso di malattia di grado elevato dei tipi di HPV bersaglio del vaccino (neoplasia intraepiteliale cervicale, adenocarcinoma in situ, neoplasia intraepiteliale vulvare, neoplasia intraepiteliale vaginale) e niente condilomi genitali esterni. Idem nei maschi, nessuna malattia nei tipi di HPV bersaglio del vaccino (neoplasia intraepiteliale del pene, cancro del perineo o perianale) e anche qui niente condilomi genitali.
Niente eventi avversi riferiti, la profilassi è sicura. L’HPV è in assoluto la più frequente infezione sessualmente trasmessa e si registra una elevata contagiosità, anche quando l’agente eziologico si muove sotto traccia, nella maggior parte dei maschi e delle femmine sessualmente attivi, nel corso della vita.
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