Fumo e svapo, le sigarette attirano studenti, anche senza pubblicità.

Svapare è ormai una moda negli anni della scuola media e alle superiori, i numeri dicono che raddoppia il numero di studenti (17,5%) che sceglie abitualmente le sigarette elettroniche (e-cig). Mentre il 20% circa degli adolescenti fuma sigarette tradizionali, cioè quelle che bruciano, oppure allo stesso modo si fuma tabacco sfuso. Sono dati della terza indagine Gyts (Global Youth Tobacco Survey) coordinata dall’Istituto superiore di sanità. L’indagine si è concentrata anche su altri aspetti, il 49,7% degli intervistati è esposto al fumo passivo in casa e il 45% in luoghi pubblici chiusi. Cala la quota di giovani che indossa oggetti con loghi di prodotti del tabacco, ma sono sempre meno quelli che ricordano messaggi antifumo, tipo divieti o inviti alla cautela. Infine, più della metà degli intervistati (58,4%) riferisce di aver fatto un tentativo per smettere di fumare nel corso dell’ultimo anno.

Intanto sono stati diffusi i risultati di uno studio universitario, che ha coinvolto oltre 46 mila maschi over-60, pubblicato sugli Annals of Clinical and Translational Neurology e condotto da Sang Min Park, dell’Università di Seul. La ricerca mostra che chi ha smesso di fumare per tempo, e chi non ha mai fumato in vita sua, ha ridotto il rischio di sviluppare una demenza rispettivamente del 14% e del 19% rispetto ai fumatori. Per l’Alzheimer, in particolare, i non fumatori presentano un rischio ridotto del 18% rispetto ai fumatori. Fumare, al contrario, fa incrementare il rischio di deterioramento mentale nelle varie forme, compresa la malattia di Alzheimer su base neurologica. Vincere definitivamente la dipendenza da fumo si associa a riduzione del rischio. Quelli che hanno smesso di fumare da tempo, e quelli che non hanno mai fumato, presentano anche un rischio ridotto di demenza vascolare (quella che una volta si definiva arteriosclerosi) rischio ridotto rispettivamente del 32% e 29% rispetto ai fumatori. Significa che non è mai troppo tardi per smettere di fumare, proteggendo così la salute del cervello, concludono i ricercatori.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale