L’eradicazione su scala planetaria del virus dell’epatite C (HCV) sarà una operazione economicamente sostenibile, come avvenuto con la vaccinazione contro il vaiolo, grazie a una intesa per abbassare il costo dei farmaci antivirali. Parliamo in particolare del trattamento pan-genotipico che in otto settimane cancella ogni traccia di infezione, già disponibile. Ma all’estero, nei paesi poveri, come faranno a procurarselo?

Medicines Patent Pool, organizzazione affiliata alle Nazioni Unite, ha annunciato che, in virtù di uno speciale accordo di licenza dal forte significato etico, il farmaco numero uno al mondo (tecnicamente si chiama glecaprevir pibrentasvir, alias Maviret) sarà distribuito libero da royalties, a favore delle popolazioni meno abbienti, in 99 nazioni e territori nei cinque continenti.

La scelta di rinunciare ai guadagni per un farmaco che potrebbe costare un occhio della testa, nelle realtà dove comunque non potrebbero permetterselo, è un’operazione rivoluzionaria, di valore sociale inestimabile. Si traduce in una campagna destinata a cancellare dalla faccia della Terra un virus che affligge tuttora 71 milioni di individui, che si è propagato attraverso trasfusioni di sangue, rapporti non protetti, siringhe infette, vie di contagio estemporanee, anche attraverso un banale scambio di spazzolino da denti. Un virus che ha seminato epatite cronica, cirrosi con indicazione al trapianto di fegato, prostrazione fisica. Un killer silenzioso che colpisce reni, cuore, complica il diabete, conduce al cancro epatico. Oggi con questi farmaci antivirali si sconfigge totalmente, con percentuali di guarigione del cento per cento.

La missione di Medicines Patent Pool (MPP), fondazione internazionale con sede a Ginevra, in Svizzera, consiste nel promuovere azioni per abbassare i prezzi dei farmaci di pubblica utilità, come si è visto ad esempio per HIV, tubercolosi, agevolando l’accesso alle terapie anche con deroghe ai brevetti nelle aree economicamente deboli.

Nel caso dell’epatite cronica da virus C, la decisione di consentire eradicazioni di massa è stata frutto di negoziati che si sono svolti negli ultimi 12 mesi tra il board di Medicines Patent Pool e i vertici di AbbVie. Charles Gore, direttore esecutivo MPP, ha dichiarato che Maviret è considerato farmaco chiave, raccomandato dall’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità. L’annuncio dell’accordo è stato dato al congresso dell’Associazione americana per lo studio delle malattie del fegato (AASLD) The Liver Meeting, a San Francisco.

La concessione royalty-free consentirà di produrre generici del farmaco pangenotipico con standard di qualità assoluti, presso stabilimenti certificati, a costi accessibili a tutti. L’accordo è destinato a fare scuola a livello di economia e finanza, ha creato un precedente: “In un prossimo futuro – ha annunciato Gore – sarà improponibile lanciare una molecola da parte dell’industria farmaceutica senza prevedere un equo programma di accesso che consenta di superare certe disuguaglianze”.

L’eradicazione del virus HCV è una delle priorità in tema di salute pubblica, l’agente eziologico colpisce in modo indiscriminato, ha scritto da parte sua Raquel Peck, World Hepatitis Alliance. Così il sogno dell’eliminazione dell’epatite C diventa ogni giorno più concreto.

Alessandro Malpelo

QN Salute Benessere

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