Le donne allodola, le ragazze mattiniere, più attive nelle prime fasi della giornata, sono generalmente più protette, con minore rischio di ammalarsi al seno rispetto alle altre che vanno a letto tardi. Lo rivela una ricerca presentata a Glasgow basata sull’analisi dei dati genetici di due grandi gruppi, Biobank project e Breast Cancer Association Consortium.

Diretto da Rebecca Richmond dell’università di Bristol, lo studio ha indagato i geni associati agli stili di vita e al riposo, confrontando in questo caso il rischio relativo di sviluppare noduli e incorrere nel tumore della mammella.

Ebbene, è emerso che i geni allodola (presenti nel Dna delle donne che si svegliano presto) si associano a una riduzione del rischio del 40% rispetto ai geni civetta, tipici delle altre donne, che si alzano tardi al mattino e sono molto più attive di notte.

Tradotto nella pratica, equivale a dire che nell’arco di otto anni (la durata di questo studio) circa una donna allodola su cento si ammala di tumore al seno, contro due su cento tra le donne civetta, le tiratardi. La ricerca deve andare avanti per comprendere i meccanismi con cui i geni legati ai ritmi del riposo influenzino lo sviluppo del cancro del seno.

Alessandro Malpelo

QN Salute