Arriva in Italia l’ insulina tascabile, un dispositivo indossabile grande poco più di una moneta, che eroga il medicinale consentendo di svolgere una vita attiva senza limitazioni, senza pensieri e senza catetere. Tre persone su mille soffrono di diabete giovanile di tipo 1, si tratta di 180.000 soggetti in Italia. Negli ultimi tre anni quelli che utilizzano il microinfusore sono passati dal 12,6 al 17%, come certificano i dati dell’Associazione medici diabetologi (Amd).

“La micropump avvicina il nostro Paese al resto d’Europa, dove la terapia insulinica sottocutanea in continuo mediante microinfusore, conosciuta anche con la sigla CSII (Continuous Subcutaneous Insulin Infusion) riguarda una persona su cinque con diabete di tipo1″, ha dichiarato Emanuele Bosi, primario diabetologo dell’Ospedale San Raffaele di Milano nonché professore universitario. “Grazie a questo dispositivo miniaturizzato c’è un migliore controllo della glicemia, con minori fluttuazioni nei livelli di glucosio nel sangue, la riduzione degli episodi di ipoglicemia e, in ultima analisi, la diminuzione del rischio di sviluppare complicanze”.

“La micropump viene applicata sulla pelle, nel punto di infusione scelto – ha precisato Massimo Balestri, Roche Diabetes Care – in genere si appoggia sul braccio o nella piega dell’inguine, o sull’addome alla cintola, senza bisogno di ago-cannula e catetere”. Una soluzione pratica, adatta a tutte le persone che vogliano gestire il diabete e la terapia insulinica mantenendo una certa vivacità, per essere attivi, liberi di muoversi, anche sportivamente.

Alessandro Malpelo

IL GIORNO – il Resto del Carlino – LA NAZIONE