Dalle prestazioni specialistiche, alle analisi e ricoveri, dall’acquisto di alimenti speciali e di prodotti omeopatici, alle sedute di fisioterapia fino ai medicinali acquistati all’estero. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida alle agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie con tutte le novità introdotte per il 2018, guida che contiene la lista delle detrazioni che è possibile richiedere a partire dalle dichiarazioni dei redditi del 2019. Nella dichiarazione precompilata, quest’anno, compaiono 720 milioni di dati inerenti spese sanitarie sostenute nel 2017 e comunicati all’Agenzia da farmacie, studi medici, cliniche, ospedali.

Nella maggior parte dei casi per le spese sanitarie è riconosciuta una detrazione dall’Irpef di una percentuale della spesa sostenuta (19%) per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro (la cosiddetta franchigia). Le spese per le quali si ha diritto alla detrazione Irpef (19%) sono quelle relative a prestazioni rese da un medico generico non specialista (incluse quelle di medicina omeopatica); acquisto di medicinali (anche omeopatici), farmaci da banco o con ricetta del medico; acquisto di alimenti a fini medici speciali, con esclusione di quelli destinati ai lattanti; prestazioni specialistiche; analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie; prestazioni chirurgiche; ricoveri per degenze o collegati a interventi chirurgici; trapianto di organi; cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno); acquisto o noleggio di dispositivi medici e attrezzature (comprese le protesi sanitarie).

Infine, sono detraibili nella stessa misura del 19%- riporta la guida dell’Agenzia delle Entrate – le spese di assistenza infermieristica e riabilitativa (per esempio, fisioterapia, kinesiterapia, laser) e le spese per prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale; o addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale. Nel dubbio consultare sempre l’elenco originale.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute