Nuove speranze per le donne da una molecola approvata dalla European Medicines Agency (Ema) in grado di portare alla cronicizzazione di un tumore al seno che sia progredito fino allo stadio avanzato o metastatico. Si tratta di abemaciclib, nuovo farmaco sviluppato e prodotto per utilizzo contro il carcinoma mammario sensibile agli ormoni non operabile, o sulle pazienti in cui la malattia progredisce perché resistente alla terapia ormonale: si tratta infatti di un inibitore selettivo delle chinasi ciclina-dipendenti (Cdk) 4&6, in grado di rallentare la proliferazione delle cellule malate.

Il nuovo farmaco, avverte Eli Lilly in una nota, ha dimostrato di poter raddoppiare la sopravvivenza libera da progressione di malattia nelle pazienti di cui dicevamo prima (circa il 70% delle 30 mila nuove diagnosi/anno di tumore al seno in stadio avanzato o metastatico).

Abemaciclib è somministrato per via orale due volte al giorno. “I tumori al seno in fase avanzata sensibili agli ormoni possono essere cronicizzati utilizzando terapie ormonali – ha dichiarato ai nostri microfoni Pier Franco Conte, professore di oncologia medica a Padova e Direttore della oncologia medica 2, all’Istituto Oncologico Veneto – ma in alcuni casi si sviluppano resistenze. L’aggiunta di abemaciclib al trattamento endocrino consente di prolungare l’efficacia dell’ormonoterapia ritardando l’insorgenza di resistenze e quindi l’eventuale ricorso alla chemioterapia”.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

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