Le malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici) affliggono 250.000 persone in Italia. Malattia di Crohn e Colite ulcerosa sono le forme morbose più diffuse. Oggi si celebra la Giornata Mondiale delle Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino, evento che chiude una settimana densa di iniziative, denominata IBD Week.

Sono giornate durante le quali tutti gli interessati hanno avuto la possibilità di confrontarsi e interagire con i più validi professionisti di riferimento, coinvolti su temi di maggior interesse riguardanti la ricerca scientifica, le infezioni ricorrenti, il trattamento della malattia, intelligenza artificiale, benessere sociale, nutrizione e sistema immunitario, psiche e mente.

Nell’occasione sono stati presentati i risultati dell’Indagine “Covid-19 e Mici“, studio condotto dal centro di ricerca EngageMinds Hub insieme ad Amici Onlus che ha fotografato la reazione psicologica dei pazienti identificandone preoccupazioni ma anche punti di forza per affrontare le note difficoltà legate a questa emergenza.

“All’inizio della pandemia da Covid-19 la onlus Amici ha colto il bisogno dei pazienti di ricevere informazioni chiare e affidabili e si è immediatamente attivata per assicurare ogni tipo di risposta generata dalla condizione di paziente cronica in un contesto di emergenza. In una situazione di disorientamento e allerta” – conferma Enrica Previtali, presidente Amici Onlus – possiamo essere gratificati per la conferma relativa al nostro operato, emersa dai dati dell’indagine. Siamo contenti che i pazienti vedano nell’associazionismo e nel network un punto di riferimento per orientarsi nei momenti di difficoltà. Proseguire nella direzione intrapresa è la strada migliore e compito delle stesse Associazioni, dunque, è quello di accogliere questo bisogno diventando – insieme ai clinici – garanti di informazioni corrette e riferimenti per il supporto emotivo”.