Un litro d’acqua da bere per la pulizia del colon, prima dell’indagine endoscopica, forse può bastare. La Fondazione Poliambulanza di Brescia riduce le quantità nella preparazione alla colonscopia che di norma richiede fino a quattro litri di soluzione come lassativo. La colonscopia, fondamentale per avere una visione interna chiara dell’interno dell’intestino, serve a controllare la cinetica dei movimenti peristaltici, la canalizzazione, localizzare eventuali ostacoli al transito degli alimenti. Si possono diagnosticare così polipi intestinali, invaginazioni, estroflessioni, e anche tumori, possibilmente allo stadio iniziale, più facilmente aggredibili chirurgicamente.

La colonscopia viene eseguita in sedazione, finito l’esame non si ricorda nulla della procedura. Ma tutti ricordano le ore che precedono l’appuntamento, la fatica di bere quattro litri di soluzione acquosa fredda in poche ore per liberare l’intestino. Restano impressi il sapore della miscela edulcorata, e la difficoltà di continuare a sorbire a tappe forzate un bicchiere dopo l’altro, intervallati da ripetute corse in bagno.

Quattro litri di acqua miscelati alle bustine con il lassativo consentono un’ottima toilette interna, e si accompagnano a un digiuno breve che a volte viene vissuto senza drammi, come una parentesi di riposo concessa all’apparato digerente, quasi una dieta occasionale. La pulizia del colon nondimeno è fondamentale, serve ad avere una visione completa della mucosa interna, ma non tutti ce la fanno a completare l’impresa e a bere tutti e quattro i litri in poco tempo. E così una ricerca, che partirà a breve coinvolgendo diversi centri ospedalieri, avrà lo scopo di documentare l’efficacia di una nuova preparazione, un litro di soluzione lassativa per colonscopia, molto meno rispetto alle preparazioni da 4 litri che in Italia al momento sono le più utilizzate, e che offrono garanzie di ottima riuscita dell’esecuzione. Nei pazienti che non riescono a completare il ciclo, perché 4 litri da bere sono effettivamente tanti e non tutti se la sentono, si riscontra una scarsa pulizia del colon, che limita la capacità diagnostica e l’accuratezza della ricognizione descritta nel referto.

“Con oltre cinquemila esami ogni anno siamo ai primi posti in Lombardia per numero di test effettuati” – afferma Cristiano Spada, responsabile dell’Endoscopia digestiva della Fondazione Poliambulanza di Brescia -. La colonscopia è fondamentale per ottenere una diagnosi precoce del tumore del colon-retto. Si tratta di una delle neoplasie più diffuse in Italia e per avere buone possibilità di riuscita nelle cure è necessario individuarla quanto prima. Molte volte tuttavia la preparazione si rivela impegnativa, passare alla soluzione da un litro potrebbe semplificare l’operazione. La nuova formulazione lassativa da un litro per colonscopia (PLENVU) è sempre a base di polietilenglicole (PEG) e mantiene inalterato il consolidato profilo di sicurezza e di efficacia nonostante la minore dose ingerita.