Colesterolo, trigliceridi e ipertensione, la Cina è messa come l’Italia se non peggio. Un rapporto sulle patologie croniche e l’alimentazione della popolazione cinese mostra che i tassi di prevalenza di malattie come pressione alta, diabete e colesterolo fuori controllo sono saliti rispettivamente al 27,5%, all’11,9% e all’8,2%. Per questo, le autorità di Pechino prevedono di avviare un programma sperimentale per coordinare la lotta all’ipertensione, all’iperglicemia e all’iperlipoproteinemia.

In Italia un numero imprecisato di persone prende statine, integratori titolati, nutraceutici, e si sottopone a diete disciplinate e allenamenti pur avendo valori del sangue nella norma, spinti da un concetto di recente acquisizione, ovvero: meno colesterolo circola nelle vene più a lungo reggeranno le nostre arterie senza subire fenomeni di involuzione, invecchiamento (arteriosclerosi).

Sui temi dei grassi nel sangue si segnala Tg-real – studio epidemiologico mondiale sui trigliceridi recentemente pubblicato sul Journal of American Heart Association (JAHA) che mostra come lievi innalzamenti dei trigliceridi, già a partire dai 150 milligrammi per decilitro raddoppiano la probabilità di andare incontro a malattie ischemiche legate alla aterosclerosi come infarto e angina, anche in una popolazione a lieve-moderato rischio cardiovascolare. Quindi, per la prima volta uno studio (questo in particolare realizzato con il contributo incondizionato di Alfasigma) mostra che i trigliceridi sono nemici del cuore e delle arterie anche per valori inferiori ai limiti normalmente considerati.

Ma quali sono le principali cause e i fattori di rischio dei trigliceridi alti? “Al di là di alcune malattie genetiche che causano un aumento anche molto marcato dei trigliceridi – Marcello Arca, professore associato all’Università di Roma, La Sapienza – la causa più frequente della ipertrigliceridemia è rappresentata dalla combinazione di fattori di predisposizione genetica con il sovrappeso (misurabile con il metro da sarta in termini di centimetri ala cintura, cioè al girovita, oltre che con la bilancia pesapersone). Un cattivo funzionamento dell’insulina, condizione nota come sindrome metabolica, peggiora in quadro. Sappiamo che la sindrome metabolica ha tra le sue cause remote una dieta troppo ricca in calorie rispetto alle necessità e una ridotta attività fisica”.

Stili di vita corretti e farmaci possono venire in soccorso. Per evitare l’innalzamento dei trigliceridi, occorre evitare l’aumento di peso, scoraggiare l’assunzione di una quantità di calorie maggiore di quelle necessarie, un rischio ancora più probabile durante le feste natalizie soprattutto se si è già sovrappeso o si soffre di malattie metaboliche come il diabete. “Di fronte a un eccesso ponderale un risultato si ottiene riducendo la quantità di cibo introdotto – continua Arca –  mentre il dispendio energetico è favorito dall’attività fisica da incrementare in modo graduale controllato. Se tutto questo è insufficiente, al momento i farmaci disponibili sono i fibrati e gli acidi grassi omega-3”.

Alessandro Malpelo

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