I capelli sono molto sensibili, al punto che reagiscono ai profumi, o meglio possiedono recettori che a contatto diretto con molecole particolari contenenti ingredienti profumati, rispondono, quasi avessero un innato senso dell’olfatto, capace di distinguere e reagire agli odori. Un esperimento su bulbi piliferi coltivati in laboratorio ha focalizzato l’attenzione su un recettore denominato OR2AT4 presente sui tessuti di rivestimento, epiteli e mucose, riscontrato persino nella matrice  delle nostre chiome.

CAPELLI COME ORGANI DI SENSO

L’aroma emanato dal legno di sandalo esercita un effetto stimolante a contatto con questo recettore, si potrebbe dire che i capelli percepiscono il profumo, lo fiutano attraverso un meccanismo in parte simile a quello presente nel naso, a livello di terminazioni nervose sensoriali. L’originale osservazione apre la strada a nuove linee di ricerca contro calvizie, diradamento, alopecia. L’intuizione è riportata in un articolo sulla rivista Nature Communications da un gruppo internazionale guidato dalle università di Miami, Manchester e Munster.

RECETTORE OLFATTIVO

Esaminando campioni di cuoio capelluto coltivati in provetta, i ricercatori guidati dal dermatologo Ralf Paus hanno scoperto che nella guaina esterna della radice del capello è presente questo recettore olfattivo, agisce come un sensore. Pochi anni fa il sensore era stato ritrovato nelle cellule della pelle, dove stimola il metabolismo della cheratina. Si è visto che sui capelli il meccanismo legato al profumo stimola la produzione del fattore di crescita IGF-1.

PROTEZIONE NATURALE

Capelli spenti e con doppie punte? Per 7 italiani su 10 al rientro dalle vacanze la capigliatura è un punto dolente. “Sole, salsedine, cosmetici aggressivi o sbagliati lasciano il segno”, afferma Alessandro Giunta, dermatologo dell’Università di Roma, Tor Vergata. La concomitanza dei diversi fattori di stress comporta “una perdita di coesione del fusto, il capello che ha perduto la sua naturale protezione oleosa ed è quindi secco”. Necessario allora nutrire e idratare con un olio di argan o con l’olio di lino, per esempio. Il balsamo “deve essere arricchito di essenze oleose”. Necessario il consiglio del dermatologo anche per cure più specifiche e per affrontare l’autunno che comporta una fisiologica caduta dei capelli. “Oggi ci sono integratori che funzionano bene nella prevenzione della muta stagionale. Ma serve fare attenzione anche alla dieta” – conclude Giunta – “che deve essere varia e ricca dei nutrienti fondamentali”.

INTEGRATORI E COMPLEMENTI

Si può curare la pelle e prendersi cura dei capelli e degli annessi cutanei anche dall’interno, con integratori da assumere per via alimentare. Uno tra i prodotti che vanno per la maggiore è a base di lievito di birra, fermenti lattici, miglio, collagene, acido ialuronico, coenzima Q10 e vitamine del gruppo B. In particolare, Saccharomyces Cerevisiae è un lievito riconosciuto per le sue proprietà mentre il Bacillus Coagulans è un probiotico, per la microflora intestinale. Biotina, riboflavina e niacina contribuiscono al mantenimento di un equilibrio a livello di epitelio.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

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