Portare la sopravvivenza per tutti i tipi di cancro al 70 per cento entro il 2030 è la scommessa che l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro ha accettato di fare, insieme alle altre grandi organizzazioni internazionali tra cui l’Asociacio’n Espanola Contra el Ca’ncer, Cancer Resarch UK, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, i National Institutes of Health e l’European Association for Cancer Research. Ed è stato questo il messaggio che l’Airc ha deciso di lanciare in occasione della Giornata mondiale per la ricerca sul cancro.

Attualmente gli sforzi dei ricercatori Airc sono concentrati su: biopsia liquida, individuare le mutazioni genetiche con un esame non invasivo per arrivare prima alla diagnosi e per monitorare la risposta del paziente al trattamento, e dagli sviluppi della immunoterapia, un’area di ricerca in grande espansione, che sblocca le difese naturali dell’organismo, che una volta liberate vanno a eliminare una per una le cellule tumorali fino alla loro definitiva eradicazione.

Grandi attese anche dalla nanoterapia, ovvero dall’utilizzo di nanoparticelle per trasportare i farmaci direttamente dentro la cellula, e dalla medicina personalizzata, una terapia su misura.  Oltre all’oncologia, la ricerca Airc guarda ai progressi della chirurgia e della diagnostica per immagini in radiologia mediante l’imaging molecolare intraoperatorio, una tecnologia che aiuta a identificare piccoli gruppi di cellule cancerose, affinché siano tutte rimosse, e a ridefinire così i margini di resezione del tumore, in modo da visualizzare l’intera superficie del campo operatorio in tempo reale.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute