«L’ATTIVITÀ fisica è un elemento fondamentale nella gestione della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). È fondamentale che pazienti in trattamento si mantengano attivi per ottenere migliori risultati a lungo termine e godere di una migliore qualità di vita». L’indicazione viene da Arschang Valipour, professore associato dell’Istituto Ludwig Boltzmann di Vienna e principale sperimentatore dello studio OTIVACTO presentato al congresso della Società europea di malattie respiratorie. «Sappiamo già dagli studi clinici che tiotropio/olodaterolo aiuta chi è affetto da Bpco a mantenersi attivo, riducendo i sintomi e le difficoltà legate all’attività fisica. Nel nostro studio abbiamo osservato un effetto simile, in quanto con Respimat, tiotropio/olodaterolo, è migliorata la capacità dei soggetti di mantenersi attivi nella vita quotidiana».

LA BPCO è una patologia progressiva, che limita il passaggio dell’aria in ingresso e in uscita dai polmoni, comportando difficoltà ventilatorie e limitando la capacità di svolgere l’attività quotidiane sin dalle prime fasi della malattia, in chi ne è colpito. L’aderenza alla terapia di mantenimento è essenziale. Occorre utilizzare nel modo corretto l’inalatore perché il farmaco penetri in profondità nei polmoni e possa raggiungere le piccole vie aeree. Nello studio OTIVACTO oltre l’80% dei pazienti si è dichiarato soddisfatto o molto soddisfatto della comodità d’uso del dispositivo inalatore Respimat oltre che della terapia con tiotropio/olodaterolo nel suo complesso.

GLI STUDI real life integrano le conoscenze acquisite negli studi controllati randomizzati e indagano gli esiti in popolazioni di pazienti più rappresentative della pratica clinica, rispetto agli studi clinici prospettici. “I dati real life integrano aiutano a conoscere gli effetti di un farmaco nella pratica clinica quotidiana, e questo contribuisce a determinare le scelte dei medici nei confronti dei loro pazienti”.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

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