L’asma è una delle malattie respiratorie croniche più comuni nei bambini. Fino all’85% dei casi di asma possono mostrare i segni di un particolare tipo di infiammazione. Nonostante gli attuali standard di cura, rappresentati dal trattamento con corticosteroidi inalatori (ICS) e broncodilatatori, questi bambini possono continuare a presentare sintomi quali tosse, sibili bronchiali, affanno.  Una buona notizia per i bambini con asma grave che non rispondono alle attuali terapie è venuta a fine dicembre dall’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma: l’impiego di un farmaco (dupilumab), già utilizzato nel trattamento della dermatite atopica e dell’asma negli adulti, riduce drasticamente i sintomi e gli accessi ospedalieri. I risultati dello studio multicentrico internazionale sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine.  Si prevede, per questo, che sarà estesa ai bambini la prescrizione di dupilumab.

Disabilità

L’asma grave si rivela per quello che è: una malattia debilitante che impatta sulla qualità di vita nell’infanzia e adolescenza, responsabile di riacutizzazioni potenzialmente pericolose. La speranza è che le moderne terapie con  anticorpi monoclonali, arrivate al culmine del percorso di verifica, possano fare la differenza, affiancando i trattamenti standard. L’asma grave incontrollato può infatti interferire con le attività quotidiane, compromette le pause di riposo, rende più difficoltoso frequentare con regolarità la scuola e praticare sport.

Progressi nella ricerca

Dupilumab è l’ultima soluzione individuata dalla ricerca farmaceutica applicata alla cura dell’asma. Attualmente questo monoclonale risulta approvato in Europa per adulti e adolescenti dai 12 anni in su come trattamento aggiuntivo di mantenimento per l’asma grave con infiammazione di tipo 2, caratterizzato da elevati livelli di eosinofili nel sangue e/o ossido nitrico, che non sono adeguatamente controllati con ICS ad alte dosi più un altro medicinale per il trattamento di mantenimento. Si trattava dunque di vedere se era possibile impiegare in sicurezza questo farmaco in tenera età, perché c’è bisogno anche nei piccoli.

Fase di sperimentazione

Nell’ottobre dello scorso anno la Fda americana aveva approvato l’anticorpo monoclonale, indicato come trattamento aggiuntivo di mantenimento per piccoli pazienti con asma da moderato a grave. La somministrazione nei bambini da 6 a 11 anni con asma grave incontrollato è in fase di sperimentazione nella Ue in attesa di un via libero definitivo.

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Dunque la notizia è che il CHMP, braccio tecnico dell’ Ema, agenzia regolatoria europea dei medicinali, raccomanda l’approvazione anche a livello europeo di questa terapia in presenza di asma grave con chiari segni di infiammazione, nei bambini. Tale giudizio si basa su uno studio registrativo che ha dimostrato la capacità nel ridurre le riacutizzazioni d’asma grave e migliorare la funzione polmonare anche nell’infanzia. L’innovazione interessa in particolare gli specialisti in pediatria, allergologia, immunologia e pneumologia.

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