Conto alla rovescia per Asco 2021, il congresso dell’American Society of Clinical Oncology, con i massimi esperti nella lotta ai tumori, evento che si celebra in forma virtuale, dal 4 all’8 giugno. L’emergenza Covid-19 ha allontanato lo sguardo dalle nuove frontiere della medicina, eppure abbiamo notevoli progressi nelle cure contro il cancro, tumori solidi e patologie oncoematologiche.

Nel novero delle cure anticancro occorre comprendere anche le straordinarie difficoltà fronteggiate da medici e infermieri nei momenti cruciali della pandemia. L’oncologia all’Asco trova occasioni di confronto al fine di individuare soluzioni per migliorare l’assistenza, per fare in modo che tutti possano avere accesso alle cure migliori e ai programmi di prevenzione. Su questi temi oggi in Italia si tiene la conferenza stampa dell’ Associazione Italiana Oncologia Medica (Aiom). Sempre oggi è in programma un briefing sul trattamento del tumore della prostata metastatico resistente alla castrazione.

Domani si parlerà dei test genomici nell’oncologia di precisione. Nel carcinoma della mammella queste analisi molecolari consentono di indirizzare la scelta della terapia, evitando in molti casi la chemio, coniugando risparmi e appropriatezza. Interverranno Saverio Cinieri (Presidente eletto AIOM) e Francesco Cognetti (Fondazione Insieme contro il Cancro).

Cesare Gridelli (direttore Onco-Ematologia Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino) da parte sua approfondirà domani i risultati principali dello studio CheckMate -9LA sul tumore del polmone non a piccole cellule, riscontri significativi in pazienti con carcinoma polmonare metastatico in prima linea (mai trattati prima) vengono grazie all’immunoterapia associata a cicli limitati di chemioterapia.

In questi giorni abbiamo visto e registrato varie anticipazioni collegate ad Asco 2021, ne citiamo quattro precisando che tante altre notizie verranno ufficializzate durante le giornate del convegno.

Farmaci agnostici. Nuovi dati ottenuti da quattro distinte analisi confermano il profilo clinico a lungo termine del trattamento con larotrectinib, che consente di ottenere risposte rapide e durature con un profilo di sicurezza favorevole, in pazienti con tumori con fusione TRK indipendentemente da età e istotipo tumorale, cioè indipendentemente dall’organo colpito.

Leucemia linfatica cronica. I nuovi dati dello studio Captivate mostrano i benefici di ibrutinib più venetoclax in pazienti con leucemia linfatica cronica (LLC) precedentemente non trattata e i risultati del follow-up a sette anni dello studio Resonate-2 evidenziano i benefici della monoterapia con ibrutinib in termini di sopravvivenza globale e libera da progressione.

Leucemia mieloide acuta. Nuovi dati clinici, prodotti nel contesto dello studio Diamond-01, su SEL24/MEN1703, un doppio inibitore orale delle chinasi. I risultati verranno presentati dapprima al meeting dell’American Society of Clinical Oncology, poi al congresso della European Hematology Association. La molecola è attualmente in fase di sviluppo clinico come agente singolo per pazienti con leucemia mieloide acuta.

Cancro mammario. Dati preliminari supportano amcenestrant come potenziale nuova terapia endocrina di riferimento per il tumore al seno ER+/HER2- con un degradatore orale selettivo del recettore degli estrogeni. Amcenestrant in combinazione con palbociclib ha dimostrato attività antitumorale in donne in postmenopausa con carcinoma mammario metastatico (studio Ameera-1).

Gli abstract sulle terapie anticancro che saranno presentate e recensite al meeting Asco riempiono un volume di mille pagine, nei prossimi giorni dunque sentiremo tanti aggiornamenti. Asco è l’appuntamento dal quale apprendiamo i risultati delle sperimentazioni di nuovi farmaci, delle diagnostiche e dei dispositivi che possono migliorare la nostra vita. Parliamo di un evento che orienta gli investimenti nella ricerca sul cancro, impatta sulle politiche sanitarie e può fare la differenza mostrando le priorità e i vantaggi nel rapporto costi benefici derivanti dall’introduzione delle terapie innovative.

“Esiste nondimeno una questione legata all’oncologia territoriale, che ha avuto una accelerazione con l’esperienza Covid: ma è un tema presente da tempo e che oggi si può realizzare con una miriade di attività”, ha dichiarato Gianni Amunni, Associazione Periplo, Rete Oncologica Toscana. “I pazienti non possono avere risposte adeguate solo dal lavoro svolto dall’oncologia ospedaliera – ha aggiunto Amunni in un webinar per Motore Sanità – anche perché esprimono bisogni molto più articolati. Si avverte la necessità di uscire dalla fase emergenziale per tornare alla normalità con una maggiore integrazione tra ospedale e territorio”. Ecco, compito del meeting Asco quest’anno sarà anche principalmente quello di riaccendere i riflettori sulle tematiche della lotta ai tumori che finora erano passate in secondo piano.

Nella foto sopra: un’immagine del meeting Asco, a Chicago, come era in epoca pre-Covid