Daiichi Sankyo Europe ha annunciato un accordo di licenza esclusiva con Esperion Therapeutics per la commercializzazione delle compresse di acido bempedoico e della sua associazione con ezetimibe. La terapia disponibile per via orale (compresse) riduce i livelli di colesterolo LDL mediante meccanismi di azione complementari, con inibizione della sintesi endogena di acidi grassi nel fegato (acido bempedoico) e inibizione dell’assorbimento (ezetimibe).

I dati di fase III mostrano che questa associazione, ben tollerata, determina una riduzione del 43% dei livelli LDL se usata in monoterapia, e una riduzione del 34% della proteina C-reattiva ad alta sensibilità. La frequenza di eventi avversi osservati a carico dei muscoli, e le interruzioni del trattamento, si legge in una nota, sono risultate sovrapponibili nel gruppo trattato con acido bempedoico e in quello trattato con placebo.

Come le statine, l’acido bempedoico (primo profarmaco della classe degli inibitori dell’ATP citrato liasi) riduce anche la proteina C-reattiva, marcatore chiave dell’infiammazione associato alla malattia cardiovascolare. La molecola di cui parliamo, in aggiunta, rispetta il muscolo scheletrico, tanto da scongiurare eventuali fenomeni avversi associati alla terapia, come talvolta succede con le statine.

L’accordo di licenza riafferma la vocazione al cardiovascolare della multinazionale farmaceutica giapponese, e sfrutta le sinergie create nella commercializzazione dell’anticoagulante orale edoxaban e dell’antiaggregante prasugrel. L’acido bempedoico e la sua associazione fissa con ezetimibe, offriranno un’ulteriore opzione di trattamento ai pazienti che non raggiungono il livello ottimale di colesterolo LDL e a quelli intolleranti alle statine. La richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio sarà sottoposta all’EMA nel secondo semestre 2019 e l’approvazione è attesa per il 2020.

Alessandro Malpelo

QN Salute