“Champions League, Champions League”: l’urlo virtuale è quello della Fortitudo Baseball che, per il momento, ha ottenuto il massimo risultato possibile. Dimostrando di essere credibile per la Ceb, la federazione internazionale, la Fortitudo ha ottenuto l’onore e l’onere di ospitare la Coppa dei Campioni 2019. Logico che il presidente Stefano Michelini, il direttore sportivo Christian Mura, il team manager Claudio Liverziani e il manager, Lele Frignani, vogliano anche riportare a Bologna un trofeo che manca dal 2013 ma, intanto, l’organizzazione dell’evento (all’inizio di giugno), offre molteplici opportunità.
Ci sarà la possibilità di far vedere a tutta la città, ma non solo, quanto possa essere spettacolare il baseball. Ci sarà l’opportunità di valorizzare l’aspetto turistico, culturale e gastronomico della città offrendo ai tifosi che arriveranno da Olanda, Germania, Belgio, Repubblica Ceca e Francia ulteriori opportunità di divertimento. Si potrà consolidare un asse sportivo – mantenendo ognuno la propria identità – con Castenaso, che ospiterà delle gare al Teseo Bondi si potrà valorizzare, ancora di più, il marchio Fortitudo Baseball.
Per provare a vincere, però, oltre alle capacità dell’UnipolSai, servirà un passo indietro (o avanti, fate voi) della Fibs, la federazione italiana. Le regole previste per il prossimo campionato una conseguenza ce l’hanno: metteno le squadre italiane (non solo la Fortitudo, ma anche Rimini) in condizioni di inferiorità rispetto alle terribili squadre olandesi, sempre vincitrici, dal 2015, del trofeo. Nessuno chiede favori, è chiaro, ma le regole dell’attuale campionato (l’obbligo di una partita riservata a un lanciatore Afi, atleta di formazione italiana) penalizzerebbero le nostre società. A meno che, gli stessi club, non siano in grado di mettere insieme due organici diversi, uno per il campionato, uno per la Coppa. Ma in questo caso i costi lieviterebbero e non poco. Bologna si è assunta l’onere e l’onore di ospitare la Champions. Per la federazione, la Fibs, dovrebbe essere un motivo di vanto e di orgoglio. Un assist a chi sta facendo qualcosa per rilanciare il movimento sarebbe quantomeno auspicabile.