Sono un utente registrato del NewYork Times online dal secolo scorso, ovvero dall’autunno del ’99. Per mille motivi, negli ultimi anni l’ho guardato pochissimo: per me dieci articoli gratuiti al mese bastano e avanzano (per chi non lo sa: da qualche anno in NYt ha messo un paywall, ovvero una formula a pagamento: i primi dieci articoli ogni mese sono gratis, dopo serve un abbonamento).

Oggi in mail oltre al solito riassunto delle news principali c’era una ‘offerta speciale’: tre mesi di abbonamento a tutti i contenuti digitali, su tutti i device (pc, tablet, smartphone) a 5 dollari per tre mesi. Meno di mezzo dollaro (40 centesimi di euro) alla settimana. Irresistibile, anche se non guardo quel sito praticamente mai.

Adesso, per i prossimi tre mesi, lo guarderò eccome. Magari mi appassiono, e fra 12 settimane deciso se pagare un abbonamento più alto. Intanto applaudo il web marketing del NYT: con questa mossa in un colpo ottiene:

il ‘risveglio’ di utenti dormienti come me (saremo qualche milione in giro per il mondo)

– se solo il 20% di questi utenti in sonno spende questi cinque dollari, entrano in cassa qualche centinaia di migliaia di dollari.

– nel frattempo, il sito vedrà salire i parametri di redditività: utenti, pagine viste, tempo di permanenza sulla pagina ecc, ecc, e diventerà più appetibile per la pubblicità.

– fra 12 settimane, una percentuale di chi ha speso questi 5 dollari rimarrà sicuramente ‘attaccata’ al sito, e pagherà un abbonamento standard, più costoso per l’utente e più redditizio per il sito.

Non so se dietro questa mossa di marketing ci sia altro (es una ricerca disperata di fare cassa, e in fretta). Intanto torno a leggere il NYT.com.